«Anche durante i due anni di pandemia People of Shibuya è cresciuto a doppia cifra, segno che ci fa sul serio, chi lavora duramente, chi investe sul prodotto, sulla qualità, sulla ricerca e su un progetto ad hoc viene premiato dal mercato»: così Angelo Loffredo, direttore creativo e co-founder di People of Shibuya, nello stand al piano terra del Padiglione Centrale della Fortezza da Basso in occasione di Pitti Uomo.
A Firenze il marchio di capi outdoor in stile urban presenta diverse novità, «a partire da People Denim, la cui gestazione è durata più di un anno e di cui siamo orgogliosi, convinti che piacerà ai nostri partner - informa Loffredo -. Abbiamo organizzato la collezione Man in mini-capsule, collegate tra loro dal fil rouge del viaggio, da sempre nel dna del brand, mentre la linea Woman, dedicata a una donna dinamica e anticonformista, si presenta nuova e molto fresca».
Modello icona della SS23 è Shibuya, realizzato con un tessuto traspirante a prova di comfort, laserato sui fianchi e caratterizzato da dettagli interni in nylon ultralight rip-stop, garanzia di una maggiore resistenza agli strappi. Tra i dettagli spiccano il logo gommato, i particolari catarifrangenti e le tasche interne portadevice e documenti.
A livello distributivo una parola che l’imprenditore cita spesso è selettività, «una costante della nostra politica dal 2019 a questa parte e, soprattutto, una scelta che ci ha premiato. Con questa impostazione e senza outlet, spacci né negozi diretti, il trend di fatturato è in netta crescita e ci proiettiamo ben oltre il traguardo dei 10 milioni di ricavi, già raggiunto nel 2021».
Se finora le proposte People of Shibuya sono state commercializzate esclusivamente attraverso il canale wholesale (presso circa 450 negozi in Italia e circa 300 in Europa), il debutto nel retail è alle porte: «Stiamo lavorando all’opening di un flagship nel Quadrilatero milanese - anticipa Loffredo - e non ci fermeremo qui. Proseguiremo infatti con altre aperture nelle capitali europee».
L’e-commerce, lanciato nel dicembre 2021, è stato sviluppato all’interno, «affrontandolo come un nuovo asset e formando quindi il nostro personale, affinché fosse in grado di gestire tutto il business inhouse».
Un investimento non indifferente a livello sia economico che di tempo, per non parlare della logistica, «ma che ci consente di avere un nostro database e una nostra rete, immagazzinando dati non solo immediati, ma soprattutto precisi. Così possiamo capire meglio i desideri del consumatore, le sue necessità e ciò che davvero lo appassiona, in sintesi cosa pretende da un capo di abbigliamento».
«Ma al di là delle singole iniziative - sottolinea Loffredo - quello che ci hanno insegnato gli anni della pandemia, e ora questa guerra, è l’importanza di stare molto vicini ai nostri partner, instaurando un rapporto ancora più speciale e in grado di fare la differenza».
Il brand non ha risentito di conseguenze dirette del conflitto: «Siamo entrati da poco in Russia e Ucraina e, in una fase in cui stiamo muovendo i primi passi, non abbiamo subito tracolli a livello di annullamenti o dal punto di vista economico-finanziario - conclude il numero uno di People of Shibuya -. Per nostra fortuna gli altri Paesi europei, con cui lavoriamo da anni e che ci danno soddisfazioni, hanno retto il colpo. Proprio grazie alle relazioni instaurate siamo riusciti a mantenere le posizioni nella maggior parte dell’Europa e a crescere in Germania, Spagna, Olanda e Belgio».