outlook positivo sul 2019

Puma: nel trimestre e nel fiscal year la crescita è double digit


Quarto trimestre con il turbo per Puma, con ricavi pari a 1,22 miliardi di euro (+20,1% a valute costanti e +17,9% a valute correnti) e un utile netto che ha messo a segno un +624,7%, portandosi da 2,2 a 15,7 milioni, ossia da 0,14 a 1,05 euro per azione.

Stabile al 47,1% il margine lordo, nonostante gli impatti valutari negativi, mentre l'ebit è salito da 30 a 38 milioni di euro (+26,1%).

Le vendite sono state trainate dall'Asia Pacifico e dalle Americhe, in aumento double digit, mentre dal punto di vista merceologico l'abbigliamento ha fatto un balzo del 28,6% e le calzature sono progredite del 17,4%, segnando il 18esimo trimestre consecutivo di crescita.

Nel fiscal year 2018 Puma ha visto i ricavi aumentare a 4,64 miliardi di euro (+17,6% a valute costanti e +12,4% a valute correnti), con un +11,4% a valute costanti (+9,4% a valute correnti) nella regione Emea, il cui valore si aggira sugli 1,8 miliardi: i mercati più forti su questo territorio sono stati Francia, Spagna, Regno Unito, Russia e Turchia.

Nelle Americhe il fatturato è stato pari a 1,6 miliardi di euro (+16,9% a valute costanti e +7,9% a valute correnti). Unico neo l'Argentina, a causa della debolezza del peso nei confronti dell'euro.

Anche sui 12 mesi l'Asia Pacifico ha dato soddisfazioni al marchio di active sportswear, con un +28,8% di ricavi a valute costanti (+24,2% a valute correnti) e picchi in Corea e Cina, mentre il Giappone si è limitato a un incremento high single-digit.

Tra le calzature, l'abbigliamento e gli accessori, le prime hanno registrato un fatturato di 2,18 miliardi (+16,6% a valute costanti e +10,6% a valute correnti), mentre il secondo ha raggiunto 1,68 miliardi (+22,2% a valute costanti e +17,1% a valute correnti). Gli accessori, infine, valgono 776,1 milioni di euro (+11% a valute costanti e +7,8% a valute correnti).

Sempre nel fiscal year l'ebit è stato di 337,4 milioni di euro (+37,9%) e l'utile netto ha sfiorato i 188 milioni, dai precedenti 135,8 milioni, ossia 12,54 euro per azione, rispetto ai passati 9,09 euro.

Negli ultimi cinque anni le strategie si sono sviluppate su cinque direttrici: accrescere l'attrattività del marchio, rendere più competitiva l'offerta, potenziare la gamma di proposte per la donna, compiere un upgrading della qualità distributiva e velocizzare l'organizzazione. La sesta priorità, introdotta nel 2018, è stata il rientro nel settore del basket.

L'outlook sul 2019 è positivo, con la prospettiva di una crescita delle vendite a valute costanti nell'ordine del +10%, oltre che di un leggero rialzo del margine lordo. L'ebit dovrebbe attestarsi tra 395 e 415 milioni di euro e, alla voce utile netto, il management si aspetta un «aumento significativo».

«I presupposti per centrare i nostri obiettivi di medio termine ci sono - si legge in una nota -. Un margine ebit del 10% entro il 2021/2022 e vendite in progresso del 10% annuo a valute costanti».

«Ci possiamo ritenere soddisfatti - commenta Bjørn Gulden, ceo di Puma -. Abbiamo rafforzato l'appeal del brand a livello globale e sviluppato tutte le divisioni. C'è ancora molto da fare, ma la direzione è quella giusta».

 

a.b.
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