Una linea di fashion jewelry 100% made in Italy, realizzata in collaborazione con un’azienda di Arezzo attenta sia alla qualità che all’etica, è una delle novità in cantiere per il prossimo anno di Coccinelle: un lancio che, come spiega il direttore generale Emanuele Mazziotta (nella foto), rientra in un processo di diversificazione dell’offerta, anche se il core business resta saldamente la pelletteria nelle sue varie declinazioni, compresa la linea Smart To Go per il viaggio, la cui gamma è stata ampliata con il ritorno alla normalità e agli spostamenti.
«Siamo un’azienda customer centric e merchandising driven - precisa a fashionmagazine.it Mazziotta -. Un approccio che si traduce in un prodotto studiato nei dettagli (rapporto qualità-prezzo, estetica, funzionalità), grazie anche a ricerche che facciamo sia sulla consumatrice che in ambito B2B».
Il 2022 si è chiuso per l’azienda - fondata nel 1978 a Parma, dove si trova il quartier generale, e nell’orbita di
E. Land - con un aumento dei ricavi del 20% rispetto al 2021 e un ebitda molto rilevante, grazie a incrementi a doppia cifra nei diversi canali distributivi.
«Il wholesale, presidiato con la presenza in 1.400 punti vendita tra multimarca e department store, è progredito del 22% - informa Mazziotta - e il retail del 30%. In entrambi i casi stiamo rivedendo le nostre strategie: più selezione nel primo caso, un upgrading di immagine nel secondo. Dall’e-commerce diretto su
coccinelle.com arriva un 8% delle vendite, che supera il 20% se si considera la presenza su piattaforme multibrand cui se ne aggiungeranno altre, ma sempre in un’ottica selettiva e con la convinzione che l’experience in store è fondamentale».
Tutto, dal prodotto alla comunicazione, ruota intorno alla cliente: «Raggiungere le persone reali e interpretare le loro emozioni è la priorità - spiega il direttore generale - raccontando il brand attraverso la società di oggi e le sue trasformazioni. In quest’ottica sono nate per esempio le campagne pubblicitarie realizzate con
Giampaolo Sgura e
Anna Dello Russo e la colab di successo con
Barbie».
Tornando a parlare di distribuzione, fra i traguardi già centrati spiccano i recenti opening di Wuhan e Shanghai, nell’ottica di avanzare in Cina, dove sono previsti altri negozi: l’area Apac equivale attualmente all’8% del giro d’affari, ma è in espansione anche grazie a mercati come la Thailandia, benché il fulcro del business rimangano Europa (46%, con la Germania in pole position) e Italia (44%). Possibili sviluppi si aprono negli Usa, che sta acquisendo una brand awareness su Coccinelle anche in seguito all’apprezzamento dei turisti in trasferta in Italia.
«Un canale in forte ripresa è il travel retail - dice Mazziotta - dove i negozi sono importanti leve per l’immagine. Siamo negli aeroporti (recente il nostro ingresso a Fiumicino, Catania, Francoforte e Amburgo, ma ci saranno presto altre novità), sulle navi da crociera, nei duty free soprattutto in Asia e forniamo i nostri amenity kit a
Turkish Airlines».
Il 2023, anno in cui il d.g. prevede un ritorno ai livelli di sell out pre-pandemia, si apre con la realizzazione di un nuovo creative hub in zona Tortona a Milano, dove già si trova la showroom del marchio: «Un vero laboratorio in cui confluiscono ufficio stile, digital design, merchandising, comunicazione, visual merchandising e marketing strategico - conclude Emanuele Mazziotta - per essere sempre più agili e interattivi. Un’interattività di cui fanno parte anche le partnership con istituti di formazione e atenei, per far convivere in modo proattivo risorse storiche e nuovi profili in un’azienda in continua evoluzione».
a.b.