Il digitale è uno dei fronti su cui Calicanto, giovane brand veneto di borse dalla forte componente artigianale, sta investendo. «È in fase di rinnovamento il sito Calicantoluxurybags.it – spiega il direttore creativo Pietro Leonardi – con la convinzione che l’e-commerce è il biglietto da visita di ogni marchio. Ci focalizziamo sull’omnicanalità ed è per questo che il portale è pensato non come semplice strumento di vendita online, ma anche come mezzo per indirizzare il consumatore verso i nostri clienti fisici, attraverso una comunicazione digitale in grado di raccontare ciò che sta dietro alle collezioni”.
«Lanceremo a breve anche una piattaforma B2B che ci permetta, in una fase in cui le comunicazioni sono più complesse o recarsi in un luogo lontano diventa difficile, di dialogare sinergicamente con agenti e negozi, che abbiamo affiancato in questi mesi anche utilizzando metodi commerciali più elastici - anticipa -. Vogliamo che i nostri partner siano sempre aggiornati in tempo reale su tutte le novità di prodotto e comunicazione, oltre a poter completare facilmente acquisti e ordini».
Le borse Calicanto nascono in un’azienda produttrice di borse in pelle di lusso per le griffe, ereditando la tradizione manifatturiera della Riviera del Brenta. «Ogni modello – racconta Leonardi – è "scolpito" dalle mani di esperti, puntando su materie prime eccellenti e su uno studio minuzioso dei dettagli. Il target è vario: dalla 25enne appassionata delle microbag e di accessori alla moda, alla donna più matura che richiede borse più strutturate ma eleganti. Studiamo, analizziamo e costruiamo artigianalmente creazioni rivolte a una fascia di mercato entry to luxury».
Il direttore creativo non fornisce cifre di fatturato, ma tiene a citare due numeri: oltre 200 dipendenti che lavorano in squadra («Non ci sono figure chiave, perché è il capitale umano alla base del patrimonio aziendale») e 7mila metri quadri di sede produttiva, con un elevato numero di controlli e sistemi Cad avanzati.
Il Covid «ci è servito per reinventarci - sottolinea -. Ora le nostre parole chiave sono rallentare, ridando valore al lavoro nella sua essenza, e non sprecare tempo, denaro e risorse. Siamo attenti alla tematica ambientale e alle scelte etiche. Abbiamo già ottenuto le certificazioni Iso 9001 (sistemi di gestione per la qualità), Sa 8000 (etica sociale nei luoghi e per le condizioni di lavoro nel ciclo produttivo), Iso 45001 (salute e sicurezza dell’ambiente di lavoro) e sono state avviate le procedure per l’Iso 141001 (sostenibilità ambientale delle attività)».
Il 2021 «si prefigura come un nuovo punto di partenza, avendo sfruttato questa fase di sospensione globale per analizzare il brand, i modelli e i mercati dove con il nostro made in Italy e la nostra artigianalità abbiamo prospettive di crescita. La rete distributiva si sta sviluppando: dopo esserci affermati in Italia il focus si è allargato all’Europa, raggiungendo Paesi chiave come la Germania e la Svizzera. In Cina, Corea ed Emirati Arabi guadagnamo posizioni».
Della collezione SS21 sono stati premiati modelli come la shopping Biennale, «una borsa dal design avveniristico e tridimensionale, che unisce elementi architettonici e una lavorazione handmade sofisticata, dal taglio del pellame all’assemblaggio manuale».
La FW21-22 riprende i modelli distintivi del brand, puntando su linearità, pulizia delle forme e sobrietà: «Abbiamo privilegiato strutture morbide e leggere, smussando gli angoli, e introdotto una linea pensata per le donne in carriera, alla ricerca di una sintesi tra funzionalità e stile. Nuovi articoli di piccola pelletteria vanno ad arricchire l’offerta: portafogli, portachiavi e charms».
È stato fatto un lavoro approfondito sulle dimensioni, «dalle borse più grandi, arricchendole di dettagli interni, spazi e scomparti - dettati anche dalle esigenze attuali, con mascherine e disinfettanti ormai immancabili nel quotidiano -, alle mini bag che rispondono per esempio alle richieste provenienti dalla Cina. Le pelli sono malleabili e soft, perché adesso abbiamo tutti bisogno di tenerezza: in primo piano la nappa, liscia e pulita, il soffice montone e il suede, sinonimo per antonomasia di morbidezza».