parla lando simonetti

La Martina alza il tiro su omnichannel e sostenibilità

Omnicanalità evoluta e lifestyle sostenibile sono i due cardini delle strategie di La Martina, illustrate nei giorni scorsi durante un incontro con la stampa dal ceo & founder Lando Simonetti (nella foto).

«Dal punto di vista dell'omnicanalità - spiega Simonetti - il nostro impegno è dare un'accelerata al progetto di integrazione tra online e retail, sia monobrand che multibrand».

Mentre il network fisico ha superato quota 200 multimarca e 50 monomarca tra Emirati, Europa e Sud America, con piani di espansione in Cina e Brasile, le vendite online sono ormai al 15% del giro d'affari dal precedente 10%, ma si può fare di più.

L'obiettivo è un incremento del 30% su questo fronte già dal primo anno della nuova intesa con FiloBlu, appena lanciata e basata su alcuni capisaldi, a partire da una più efficace comunicazione all'interno dell'e-shop ufficiale, presentando le creazioni per mood e stili, per proseguire con un approccio e un posizionamento mirati sui marketplace già attivi (tra cui Amazon e Zalando), valutando parallelamente nuove piattaforme. Non ultimo, un piano marketing volto a incrementare awareness e conversion rate.

Anche il prodotto è coinvolto nell'operazione, tramite la ridefinizione delle collezioni in capsule integrate con uno storytelling costruito su contenuti creati direttamente da La Martina.

«Oggi è necessario unire retail fisico e digitale, coinvolgendo anche tutti i partner presenti nelle varie aree geografiche - riflette Lando Simonetti -. Il go live del nuovo e-commerce è un punto di partenza e un cambio di passo». 

Oltre a essere disponibile per l'acquisto da parte del consumatore finale, lo stock illimitato della piattaforma supporterà le attività di vendita dei multibrand, integrando la disponibilità dei prodotti nei loro negozi.

Parallelamente il mondo La Martina si fa sempre più articolato. All'abbigliamento e alle calzature, prodotte da Giano, si sono aggiunti la pelletteria realizzata con Principe e, attraverso accordi annunciati tra novembre e dicembre 2020, il bimbo con Gimel e i profumi con Jet Set Group.

Nella showroom di via Morimondo 26 erano in bella mostra, tra le altre proposte, sneaker e zaini di una nuova linea frutto della sinergia tra La Martina, attraverso i partner Giano e Principe, e Acbc, player all'avanguardia sul fronte green nel settore accessori.

«Per ora questo è un piccolo progetto ma crescerà - commenta Simonetti -. Sentiamo molto il tema della sostenibilità, che per noi non è un fatto "di moda" ma di dna, cominciando dalla scelta di materie prime naturali, innanzitutto il cotone. Senza contare il fatto che abbiamo siglato un accordo con una società che misura la sostenibilità dell'azienda in tutte le sue aree, in modo da agire in modo mirato su questo tema».

«Tutto ciò non per far piacere al mercato - spiega - ma per essere in linea con il consumatore, la nostra storia e anche con le regole dei Paesi verso i quali esportiamo. Vogliamo diventare completamente sostenibili entro il 2035-2040: è un processo costosissimo, perché coinvolge l'intera filiera con cui operiamo, ma andiamo avanti. Bisogna ripulire tutto il sistema».

«Sei mesi fa abbiamo stretto una colab con una realtà che fa le sneaker con materiali insoliti come la foglia di banano o la buccia d'arancia - aggiunge - e potrebbe essere il primo step per un business reale. Ma ci sono anche iniziative non strettamente legate al prodotto in cui ci impegniamo, dall'aver piantato 10mila alberi in Argentina dopo un grande incendio, a un'iniziativa rivolta alle scuole del Paese per sensibilizzare i bambini sull'importanza di curare e far crescere le piante. Niente a che vedere con la pubblicità commerciale: semplicemente, crediamo che, se si vuole, si può fare la differenza. Vogliamo ripetere questa esperienza in Svizzera, dove abbiamo una Fondazione».

Alessandro Maroni, brand manager di Principe, puntualizza che «si lavora insieme su una catena certificata, dove l'ecosostenibilità va di pari passo con la performance: penso ad esempio allo zaino resistente all'acqua in 75% materiale riciclato che, ispirandosi all'attività dell'altro partner Giano, reinterpreta in una sua parte la suola della scarpa. Può infatti essere appoggiato a terra, grazie a un preformato rettangolare in gomma che fa da piano d'appoggio, facilmente pulibile. Tasche multiscomparto, portacomputer, porta Usb rendono tutti gli accessori high tech».

Il rapporto tra Giano e La Martina è consolidato: «Dura da 15 anni - informa Enrico Paniccià, ceo dell'azienda marchigiana - all'insegna di una collaborazione cementata da valori comuni come l'integrità, l'onestà, la responsabilità e il legame con il territorio. Con La Martina abbiamo imparato a portare il mondo della calzatura in quello di un brand di primo piano: siamo cresciuti insieme a quest'azienda e ora le scarpe del marchio sono presenti in 300 negozi e nei monomarca».

«L'intesa con una startup sostenibile come Acbc, unita alla nostra esperienza - conclude Paniccià - parte da una sneaker transeasonal, inizialmente in tre colori e poi in quattro, che dalla FW 21 si rivolgerà non solo a chi già conosce La Martina ma anche a una nuova fascia di clienti, giovani e sensibili all'ambiente».

a.b.
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