Da
Plinio Visonà a semplicemente
Visonà. Il marchio di pelletteria cambia nome per aprire una nuova fase di crescita e proiettarsi sui mercati internazionali. Resta inalterato il logo, con il suo lettering essenziale e pulito, ma per la label si apre un altro capitolo.
«Per noi è un passaggio importante - racconta la ceo
Mara Visonà - perché costituisce un altro step che ci porta a guardare con attenzione ai mercati esteri e, al tempo stesso, un ulteriore omaggio alle nostre origini. Quando abbiamo iniziato il brand si chiamava
Pelletterie Visonà. Tutto si evolve e ha un ciclo. Oggi guardiamo al futuro con rinnovata energia e con un nome diretto, immediato, che asseconda la strategia di internazionalizzazione del brand».
Attualmente l'etichetta è presente in 45 Paesi, con una forte presenza in Italia, Europa e Russia, dove giocoforza ci sarà un impatto dovuto alla crisi con l'Ucraina.
«Stiamo implementando in maniera massiccia il numero dei multibrand sia nel nostro Paese, dove contiamo un centinaio di clienti, sia in Europa», aggiunge l’imprenditrice, precisando che una delle collaborazioni su cui punta in particolare Visonà è quella con
Rinascente.
«Dal primo marzo siamo attivi con un corner nello spazio di Roma e, a seguire, approderemo a Torino, Palermo, Cagliari e Monza - spiega -. Un modo anche per aumentare la visibilità di Visonà a Milano, già presente con lo storico monomarca nel building del
Park Hyatt, vicino alla Galleria Vittorio Emanuele».
In sinergia con l’operazione di rebranding il marchio ha rinnovato il sito e l’e-commerce in chiave omnicanale, offrendo agli utenti una full immersion nel mondo dell’azienda e delle sue collezioni, grazie a «una navigazione rapida ed intuitiva, ottimizzata per tutti i device e con formule di pagamento dilazionate».
«Portiamo avanti anche il progetto con il marketplace degli artigiani
Mirta - aggiunge Mara Visonà -. Abbiamo ricevuto i primi ordini durante il lockdown del 2020 e da quel momento è stata una crescita continua».
a.t.