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Moncler in vetta al Corporate Sustainability Assessment di S&P

Il Gruppo Moncler si conferma, per il terzo anno consecutivo, negli indici Dow Jones Sustainability (DJSI) World e Europe e ottiene il punteggio più alto (89/100) nell’S&P Global Corporate Sustainability Assessment 2021 per quanto riguarda il settore “Textiles, Apparel & Luxury Goods”.

«Essere parte degli indici Dow Jones Sustainability per il terzo anno consecutivo, con il punteggio più alto nel settore "Textiles, Apparel & Luxury Goods", ha un significato ancora più forte oggi, mentre è chiaro a tutti che il futuro non può più tollerare esitazioni e mancanza di ambizione - commenta Remo Ruffini, presidente, ceo e maggiore socio di Moncler (nella foto) -. Se mi guardo indietro e penso all’impegno di ogni singola persona di Moncler, credo che in questi anni abbiamo fatto molto per integrare la sostenibilità nel nostro modello di business. Ma se guardo davanti a noi, alle urgenti sfide sociali e ambientali, mi rendo conto che serve un netto cambio di marcia: le giovani generazioni si sentono deluse e ci ricordano continuamente che non c’è più tempo per le parole, c’è solo spazio per le azioni».

«Questa responsabilità - prosegue - ci spinge a guardare in modo critico all’impatto delle nostre decisioni per impegnarci a cambiare ciò che deve essere cambiato. Non è sempre semplice e non sempre ci riusciamo. Ma non ci fermiamo».

L’azienda continua infatti a lavorare con i fornitori per sviluppare materiali a minore impatto ambientale, ha iniziato a riciclare gli scarti di produzione di nylon e la piuma in un’ottica di economica circolare. Tra qualche mese sarà raggiunta la carbon neutrality nelle sedi aziendali nel mondo, sono stati definiti degli obiettivi science-based di riduzione delle emissioni di CO2 e si sta procedendo all’eliminazione di tutta la plastica convenzionale monouso.

Il Dow Jones Sustainability Index è uno standard di riferimento per gli investitori orientati ai business green. Ne fanno parte le società che rispettano specifici criteri di responsabilità economica, sociale e ambientale, in base alle valutazioni di S&P Global, la società di rating e analisi, che ha condotto l’assessment.

In base al nuovo piano strategico di sostenibilità Born to Protect, varato da Moncler nel 2020, sono cinque le priorità strategiche: cambiamenti climatici, economia circolare, catena di fornitura responsabile, valorizzazione della diversità e supporto alle comunità locali.

Tra i risultati raggiunti c’è l’uso di piuma al 100% tracciata e certificata secondo il protocollo Dist (dal 2015), l’avvio del riciclo della piuma certificata e degli scarti di produzione di nylon e il raggiungimento di una quota del 30% dei capispalla Moncler Genius 2021, realizzati interamente con tessuti sostenibili (nylon e poliestere riciclati, cotone organico e altri materiali in linea con specifici standard di sostenibilità).

Inoltre, il 100% del packaging al cliente finale è in materiali sostenibili, il 50% dell’energia elettrica utilizzata nel mondo proveniente da fonti rinnovabili (80% la stima per quest’anno), l’intera filiera produttiva del capospalla è verificata da un ente terzo su aspetti etico-sociali (anni 2018-2020), 50mila bambini sono protetti dal freddo in collaborazione con Unicef fra il 2017 e il 2020 e lo scorso anno la presenza femminile nel management ha raggiunto il 56% del totale.

Come spiegano da S&P Global, sono sempre di più le aziende che pensano sia un valore divulgare le proprie prestazioni in ambito Esg (acronimo di Environmental, social and corporate governance) al mercato dei capitali. Il Corporate Sustainability Assessment 2021 ha visto un aumento record della partecipazione (+33%) a 1.843 aziende, su oltre 5.300 aziende invitate. Le società partecipanti rappresentano ora il 45% della capitalizzazione di mercato globale rispetto all'S&P Global Bmi (Broad market index), in aumento rispetto al 32% del 2020.

e.f.
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