PIù RISORSE ANCHE ALL’E-COMMERCE

Plinio Visonà riparte con gli investimenti: «Entro il 2021 un monomarca a Monaco e 150 clienti in Italia»

Per Plinio Visonà, azienda vicentina di borse artigianali con 60 anni di storia alle spalle, il 2020 doveva essere l’anno in cui raccogliere i frutti degli ultimi, importanti anni di lavoro ma, come per tutte le altre realtà del settore, il Covid le ha messo i bastoni tra le ruote, sottraendo improvvisamente la benzina ai motori.

«Sono stati mesi difficili – racconta a fashionmagazine.it la ceo Mara Visonà – ma alla fine le perdite risulteranno meno pesanti del previsto. Le città dello shopping come Milano, Roma e Firenze stanno soffrendo la mancanza di clienti internazionali ma nelle piazze meno turistiche, sia in Italia che all’estero, lavoriamo abbastanza bene. Anche i nostri agenti, impegnati con la campagna vendite della primavera-estate 2021, ribadiscono questo trend positivo, con tutti gli ordini confermati».

Un feedback incoraggiante, che consente al marchio di pelletteria di proseguire nel suo percorso di riposizionamento distributivo, con la riqualificazione commerciale delle boutique oltreconfine (che generano il 75% del business) e soprattutto di quelle in Italia, dove Plinio Visonà è arrivato a contare ora un centinaio di clienti.

«Il potenziamento del mercato domestico è iniziato da quattro stagioni e ora siamo presenti in negozi top level come La Rinascente, Principe a Verona e Pierre a Bolzano», racconta l’imprenditrice, che entro il 2021 punta ad alzare l’asticella, con l’obiettivo di arrivare a 150 boutique nel nostro Paese.

Parallelamente l’espansione commerciale continuerà anche in Europa, passando dai 250 clienti attuali ai 300-350 previsti entro la fine dell’anno prossimo. Senza tralasciare altri due key market come la Russia (dove il brand è attivo in oltre 100 multimarca) e Giappone e Corea, forti del link con i più conosciuti department store.

Oltre a cucire importanti relazioni commerciali con il wholesale, Plinio Visonà ha un progetto nel cassetto anche sul fronte retail, con l’opening del secondo monomarca – dopo quello milanese in zona Duomo – a Monaco di Baviera, previsto entro il 2021: un catalizzatore per il mercato tedesco, ora in forte espansione.

Risorse saranno però destinate anche all’e-commerce, che durante il lockdown ha mostrato tutte le sue potenzialità: «Prima d’ora non lo tenevamo molto in considerazione, ma durante la chiusura dei negozi fisici ci siamo dati da fare, tanto che ora questo canale incide per circa il 3% sul fatturato». Un fatturato che nel 2020 dovrebbe arrivare a quota 3,8 milioni di euro, «solo in lieve calo – precisa la ceo - rispetto al 2019».

Nuove partnership sono state strette con piattaforme online come Mirta - «Ci ha dato risultati incredibili, dimostrandosi una carta vincente soprattutto per l’Asia», sottolinea la manager - ma anche con e-player cinesi, come apripista per cominciare a presidiare questo grande e difficile mercato».

«Sul fronte online siamo ancora in fase di studio - precisa – ma nel giro di poco abbiamo fatto un salto evolutivo di due-tre anni, tanto che ora punteremo a rinnovare la nostra piattaforma per renderla più user-friendly, anche da mobile».

a.t.
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