Piano lacrime e sangue per uscire dalla crisi

Roberto Cavalli: 700mila euro di tagli in consulenze e cassa integrazione in vista

La chiusura di tutte le attività negli Stati Uniti (93 licenziamenti) è solo il primo di una serie di tagli che la Roberto Cavalli, che ha presentato domanda di concordato preventivo al tribunale di Milano, intende affrontare: previsti 700mila euro di risparmi su base annua per l'interruzione delle consulenze nell'area comunicazione e stile, incluso il cachet dell'ex direttore creativo Paul Surridge.

 

Ma non finisce qui: in base alla domanda di concordato preventivo presentata in Tribunale la cura dimagrante dell'azienda potrebbe prevedere anche la chiusura di alcuni punti vendita non strategici-performanti (con un risparmio di circa 500mila euro all’anno), l'avvio (entro fine maggio e dopo una trattativa sindacale) della cassa integrazione straordinaria per i dipendenti italiani.

 

E anche se l'obiettivo resta quello di mantenere la piena operatività dell’ufficio design e stile, la griffe controllata dal fondo Clessidra prevede di porre fine ulteriori rapporti di collaborazione e consulenza.

 

Un piano di ristrutturazione che oltre al taglio dei costi e recuperare risorse finanziarie, comprende un inevitabile aumento di capitale. La ricerca di un nuovo socio è iniziata da settembre 2018, molti gli investitoti interessati, ma alla due diligence sono poi arrivati Bluestar Alliance, Renzo Rosso e Philipp Plein.

 

Secondo le indiscrezioni, alla vigilia della richiesta di concordato, sulla scrivania della advisor Rothschild era rimasto solo il dossier Bluestar Alliance.

an.bi.
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