Obiettivo plastic free per Burberry entro il 2025: da qui a sei anni la griffe renderà riciclabile, riutilizzabile o compostabile il suo packaging, in base alle regole del New Plastics Economy Global Commitment della Ellen MacArthur Foundation, cui ha aderito l'anno scorso.
Un patto, firmato da questa e altre realtà della moda ma non solo, volto ad abbattere lo spreco di plastica e combattere con ogni mezzo l'inquinamento. Tra le priorità del New Plastics Economy Global Commitment spiccano l'eliminazione di tutta la plastica non necessaria dal business model dei brand coinvolti, la pratica massiccia del riciclo e del riuso e lo studio di nuove metodologie per centrare al più presto questi obiettivi.
Già oggi Burberry ha tolto le lamine di plastica dalle sue shopping bag, dalle custodie dei vestiti e dai sacchetti, arrivando a usare 29 tonnellate in meno di questo materiale.
Entro fine 2019 farà un passo avanti, sostituendo la plastica negli appendiabiti, nelle coperture e nei sacchetti con materie eco-friendly.
Lancerà inoltre un take-back program, che permetterà di riutilizzare e riciclare gli appendiabiti che altrimenti verrebbero buttati via.
Nel settembre dello scorso anno la griffe ha annunciato la no fur e l'impegno a smettere di distruggere gli articoli invendibili e gli eccessi di inventario.
Una decisione, quest'ultima, che ha messo fine alle polemiche legate al fatto che Burberry, come altri marchi, era solito distruggere i prodotti, per proteggersi dai falsi ed evitare che ci fossero troppe proposte a prezzi scontati in circolazione (nella foto, l'autunno-inverno 2019/2020 di Burberry).