picchi da giappone e corea

Mipel chiude con 13mila visitatori

Presenze in aumento rispetto alle ultime due edizioni per il salone della pelletteria Mipel, che ha chiamato a raccolta circa 13mila addetti ai lavori, con picchi da Giappone e Corea del Sud, anche grazie alle trasferte promozionali a Seoul (nell'ottobre 2017 e nel marzo 2018) e a Tokyo lo scorso luglio.

Bene anche Usa, Australia, Cina, Russia e Ucraina, quest'ultima con un +10%, mentre sul fronte europeo un lieve cedimento si è avuto dalla Germania, controbilanciato dal dinamismo del Portogallo. Stabile l'adesione dei compratori italiani.

Questa è la terza edizione della rassegna (ma la 114esima in assoluto) sotto l'egida di Danny D'Alessandro come direttore generale di Assopellettieri e a.d. di Mipel, che si avvale del supporto di Ice-Agenzia, Mise, Regione Lombardia, Comune di Milano, Camera della Moda e Camera Italiana Buyer Moda.

La presidenza sia di Assopellettieri che della fiera è nelle mani di Riccardo Braccialini, che sottolinea l'importanza, per l'appuntamento appena concluso, di due novità: «La presentazione di quattro capsule realizzate da altrettanti espositori storici, con la partecipazione dei designer emergenti e in collaborazione con Assopellettieri, e il lancio della collezione "Discord by Yohji Yamamoto". Iniziative che ci connotano come un hub di eccellenza».

D'Alessandro sottolinea la crescita di «una piattaforma a disposizione del sistema produttivo della pelletteria, un esempio dell'Italia che funziona e che ha voglia di vincere la competizione internazionale».

a.b.
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