Il 2019 si è chiuso per Simonetta con il restyling della boutique milanese di via Manzoni 42, dedicata all’omonimo brand di proprietà, e l’avvio di due corner in Inghilterra e Germania per Balmain Kids, una delle licenze insieme a Fay Junior e alla versione piccole taglie di Emilio Pucci, presente off-schedule con una presentazione nei giorni di Pitti Bimbo. Invece con Fendi Kids e Brunello Cucinelli sono in atto intese produttive.
Il 2020 comincia con un’ulteriore novità, l’accordo pluriennale con Elie Saab per la linea Elie Saab Junior (nella foto), al via con l’autunno-inverno 2020/2021. Il designer libanese si cimenta volentieri nella creazione di proposte femmina e maschio per una fascia dai tre mesi ai 14 anni.
«Siamo pronti ad accompagnare i bambini nel loro viaggio di stile», afferma. Su questo concetto torna Niccolò Matteo Monicelli, a.d. di Simonetta, sottolineando che «la brand awareness parte da quando si è piccoli. Una label che investe in questo settore deve farlo anche in maniera prospettica».
Come ricorda Monicelli, Elie Saab sta ampliando il raggio d’azione, dalla casa ai profumi, e il bimbo arriva come tappa naturale di questo iter, che vede la realtà italiana nell’orbita del Gruppo Carisma impegnata nella produzione e nella distribuzione: «Elie Saab non punta ai volumi ma a lusso, tradizione e ricercatezza - prosegue l’a.d. -. È dunque una new entry coerente con i nostri valori, che intendiamo veicolare nei migliori multimarca e nei department store di respiro internazionale soprattutto in Medio Oriente, Russia (dove abbiamo avviato una partnership con un nuovo distributore), UK e, in seconda battuta, Spagna e Francia. Prospettive si aprono negli Usa, un’area su cui stiamo investendo».
Intanto la “macchina Simonetta” non si ferma: «Il portafoglio è destinato ad ampliarsi - anticipa Monicelli -. Stiamo inoltre lavorando sull’online: nel 2020 vedrà la luce il nuovo sito, che potrebbe diventare una piattaforma a tutto tondo sul nostro mondo».
Sono passati due anni da quando l’azienda è passata di mano, dalla famiglia Stronati a Carisma. «Dopo la fisiologica ristrutturazione - conclude il ceo - ci siamo consolidati e nel 2019 i ricavi hanno raggiunto i 28 milioni, dai 21 del 2017. Superare il tetto dei 30 milioni nel 2020 è un’impresa più che possibile».