Zegna Baruffa Lane Borgosesia conta di archiviare il 2018 a quota 113,7 milioni di euro di ricavi, +12,5% rispetto all'esercizio precedente, mentre in quantità si parla di un +7,1%, per un venduto complessivo di oltre 3.400 tonnellate.
«Confidiamo in un recupero della redditività, con un ebitda in crescita e una chiusura con segno positivo», sottolineano i portavoce della realtà fondata 160 anni fa in provincia di Biella, sinonimo delle tre linee Baruffa, Chiavazza e Botto Poala.
La quota export sul fatturato supera il 56% in valore e il 59% in quantità. Tra i mercati di elezione spiccano il Giappone e gli Stati Uniti, Paesi esigenti che l'azienda piemontese ha conquistato grazie a prodotti 100% made in Italy, sostenibili e frutto di tecnologie avanzate. Non a caso, gli investimenti previsti per quest'anno saranno ancora una volta consistenti, intorno ai 4 milioni di euro.
A Pitti Filati Zegna Baruffa Lane Borgosesia presenta una collezione primavera-estate 2020 che punta su fili nobili e creativi in miste di lino, cashmere e seta, un materiale quest'ultimo che conferma la forte affinità elettiva anche con la lana in titoli estremamente fini, mentre il cotone ha una mano particolarmente morbida.
Un'attenzione particolare è riservata al comfort, attraverso i filati antipiega e indeformabili, d'impronta sportiva e informale, con il valore in più dell'ecosostenibilità, cui si aggiungono i Waterproof e i total-easy-care della famiglia H2Dry.
Non manca Cashwool, filato di lana purissima, soffice come il cashmere e brillante come la seta: «È il più imitato al mondo - ricordano da Zegna Baruffa Lane Borgosesia - e proprio per questo lo slogan che lo accompagna è Pura Verità Italiana».
I colori spaziano dai naturali ai verdi mimetici, emblemi della tendenza "green streetwear", fino alle tonalità vitaminiche del giallo, del rosso maturo e dell'arancio e a un colore passepartout, il blu, in tutte le sue declinazioni (nella foto, l'articolo Meridian Ultrafine con lurex).