«L'ispirazione per questa linea nasce da un costume da bagno di Vilebrequin in denim lanciato negli anni Settanta, quando è nata la griffe. Anni in cui il mondo cambiava e in cui il comportamento e l'attitudine della gente nei confronti della vita erano in grande evoluzione - chiarisce Herlory -. La tela indigo è il simbolo di questa libertà e di questo nuovo modo di essere e rappresenta dunque la naturale estensione del brand».
Nello stand a Pitti Uomo Herlory mostra il punto di partenza della nuova collezione: una special capsule che riprende il logo originale di Vilebrequin, composta da giacca, pantaloni, tuta e cappellino, che sarà venduta a partire dal marzo 2019 esclusivamente presso le boutique Vilebrequin di Milano, Roma e Forte dei Marmi e negli aeroporti di Milano Malpensa e Roma Fiumicino.
La main collection, che parte con il prossimo inverno, sarà distribuita a livello mondiale e propone un'offerta completa di cinque tasche in denim e chino in tessuti giapponesi e italiani, capispalla, T-shirt e maglieria. «Una proposta maschile a cui dal prossimo anno si aggiungerà anche la donna», anticipa Herlory.
Partner produttivo di Vilebrequin è Giada, l'azienda di Rovigo guidata da Franco Catania, a cui è stata affidata su licenza la produzione e distribuzione della linea e che realizza già le collezioni made in Italy di Jacob Cohën e Karl Lagerfeld Denim.
«Per noi è un'opportunità lavorare con Giada: condividiamo la stessa ricerca nella qualità e le stesse radici mediterranee», sottolinea Herlory.
Il denimwear è la prima brand extension nel mondo tessile per Vilebrequin, che ha già un licenziatario australiano per la linea di occhiali. Il marchio, che ha un giro di affari di circa 100 milioni di euro, fa capo dal 2012 all'americano G-III Apparel Group: realtà leader nel settore tessile con licenze per brand come Calvin Klein, Tommy Hilfiger, Karl Lagerfeld, Levi’s e Donna Karan e che nel 2016 ha acquisito Dkny.
«Primo mercarto per Vilebrequin - puntualizza Herlory - sono gli Stati Uniti, seguiti a breve distanza da Francia e Italia, per un totale di 60 Paesi». «L'Europa - prosegue - copre il 60% del nostro business. Lo scorso anno abbiamo aperto il primo store in Cina, a Sanya, e ne abbiamo uno in programma a Shanghai nel 2019. L'Asia in generale è un nuovo mercato per noi, un'area in progress dove siamo a Hong Kong, Singapore, Tailandia, Indonesia e Corea».
A oggi Vilebrequin, che da tre anni ha affiancato la donna alle proposte maschili, è insegna di 160 negozi monomarca e conta oltre 600 presenze nei migliori department store, negozi multimarca e hotel.