Fatturato in progress del 10%, grazie anche all'investimento sul total look, orizzonti più ampi all'estero e debutto dell'e-commerce: Lumberjack evolve e la collezione di abbigliamento si arricchisce anche grazie alle partnership. Come quella con Thermore, in chiave di sostenibilità.
Nello stand a Pitti Uomo il direttore commerciale Leonardo Di Candia mostra le nuove proposte, frutto della liaison con lo specialista delle imbottiture sostenibili: tre capispalla tecnici e performanti che utilizzano soluzioni composte da strati di fibre libere 100% ecologiche, che assicurano prestazioni e vestibilità. Gli interni realizzati con fibre ricavate da plastiche Pet mettono al centro la filosofia green nelle strategie del brand, in capo all'azienda turca Flo (ex Ziylan).
«Dopo il lancio del total look, lo scorso estivo, la collezione invernale prosegue lungo il percorso avviato, strutturandosi anche a livello tecnologico - sottolinea Di Candia -. Il progetto, che amplia la collezione di abbigliamento, declina l'identità del marchio in chiave sportiva, unendo tendenza e funzionalità».
L'azienda evolve: il 2019 si è chiuso con un giro di affari di 40 milioni di euro (+10% sul 2018), di cui il 20% realizzati all'estero e con la previsione e di un balzo del 30% alla fine dell'anno in corso. Le scarpe restano il core, con una quota del 90% sul giro di affari: una proposta che si arricchisce in sintonia con l'anima casual del brand.
A proposito di export, i mercati stranieri sono una grande scommessa per il marchio: «Stiamo entrando in nuove aree, come il Nord Europa, la Russia e la Scandinavia e, in parallelo, rafforziamo il brand nell'Est Europa e nel Sud del Vecchio Continente, area trainata dall'Italia, che oggi copre la maggior parte del fatturato».
«La previsione - chiarisce Di Candia - è di crescere double digit in Italia, ma con una forte spinta all'estero, facendo leva sui tre asset strategici in questo momento che sono lo sport, la main collection e l'abbigliamento».
Il brand punta a conquistare maggiore visibilità nei punti vendita, grazie agli oltre 300 corner presenti in Italia, a cui se ne aggiungeranno altri 100 nei prossimi due anni, posizionati nei migliori negozi e department store delle principali città.
Anche l'e-commerce è nel mirino: «Abbiamo mosso i primi passi con Amazon e Yoox e oggi le vendite online rappresentano il 5% del turnover. Ma la grande scommessa è il debutto con un nostro portale online, previsto per il secondo semestre dell'anno».