Positivo il giudizio degli analisti
Lvmh è in gran forma, nonostante il contesto economico e il clima di incertezza. Il colosso francese del lusso ha realizzato un aumento dei ricavi trimestrali del 19% a 19,8 miliardi di euro.
Nei primi nove mesi dell’anno le vendite del gruppo che controlla marchi come Louis Vuitton, Christian Dior (nella foto), Celine e Fendi si sono attestate a 56,5 miliardi, in crescita del 28% rispetto allo stesso periodo del 2021 (+20% a struttura e cambi comparabili).
Tra gennaio e settembre il business che ha corso più veloce è stato quello della moda e dei leather goods (il maggiore in volume), che ha raggiunto i 27,8 miliardi, +24% su base organica. Seguono il retail selettivo (+20%), gli orologi e i gioielli (+16%), i vini e i liquori (+14%) e, in ultimo, i profumi e i cosmetici (+12%).
Mercati come l’Europa, gli Usa e il Giappone, come spiegano dalla società, hanno beneficiato di una solida domanda locale e della ripresa dei viaggi internazionali, mentre l’Asia, Cina inclusa, ha registrato un basso livello di crescita nei nove mesi, anche se l’ultimo quarter ha evidenziato un’accelerazione, con il calo delle restrizioni.
Il management si dice fiducioso di mantenere gli attuali livelli di sviluppo, mantenendo sotto controllo i costi e facendo investimenti selettivi.
Con la pubblicazione dei risultati gli analisti di Jefferies si sono pronunciati, confermando la raccomandazione “da acquistare” sul titolo, con obiettivo di prezzo a 740 euro per azione, mentre poco dopo le 16 di oggi il titolo è scambiato a 622, 90 euro (+2,05%).
Bernstein ha confermato il suo giudizio positivo con l’obiettivo che resta a 811 euro. Anche per Barclays il giudizio resta “buy” con il target price che rimane a 840 euro, analogamente a Ubs, il cui obiettivo è però di 749 euro. Gli analisti di Deutsche Bank sono invece “neutrali” con target price a 750 euro. Obiettivo identico a quello di JP Morgan, che non ha modificato la raccomandazione: le azioni Lvmh restano “da acquistare”.
e.f.
