Capri Holdings, il gruppo che controlla
Versace,
Jimmy Choo e
Michael Kors, ha abbassato l’obiettivo per i ricavi della fine dell’esercizio in corso ma ha alzato il target di lungo periodo.
All’investor day di ieri, a New York, la società quotata a Wall Street ha previsto di chiudere il fiscal year 2022-2023 con un fatturato totale di 5,85 miliardi di dollari, dalla precedente stima di 5,95 miliardi, ma nel lungo periodo il giro d’affari dovrebbe raggiungere gli 8 miliardi (quasi il 42% in più, dai 5,65 miliardi dell’esercizio 2021-2022 terminato lo scorso aprile).
L’utile per azione dell’esercizio attuale è ipotizzato a 6,85 dollari, nonostante il continuo rafforzamento del dollaro.
Queste indicazioni hanno riportato l’attenzione sul titolo Capri Holdings, che ieri sera alla Borsa di New York ha chiuso in rialzo del 4% a 48,18 dollari per azione, valore che porta la capitalizzazione del gruppo della moda a 6,88 miliardi di dollari.
Per la maison Versace è previsto il raddoppio delle vendite nel canale retail. Le vendite dagli accessori dovrebbero superare il miliardo di dollari e quelle delle calzature i 300 milioni (in alto le sneaker
Odissea, in vendita a 690 euro), andando a migliorare la marginalità complessiva.
Per il fiscal year la maison della Medusa dovrebbe rappresentare il 20% del giro d’affari totale di Capri Holdings. Il 69% riguarderà Michael Kors, mentre Jimmy Choo contribuirà per l'11%.
Alla voce mercati, Capri si aspetta che le Americhe restino il maggiore cliente di riferimento, con il 69% del totale nel 2022-2023, seguite dall’area Emea (25%) e dall’Asia (11%).
Il 69% del turnover arriverà dal canale retail, seguito dal wholesale (27%) e dal licensing (4%), come ha fatto sapere la società di New York.
L’intenzione è di investire 300 milioni di dollari annuali per la crescita dell’azienda e del suo portafoglio. Il management, guidato da
John Idol, ha confermato di essere interessato a ulteriori acquisizioni nel fashion.
Più di metà della somma destinata ai nuovi investimenti sarà però dirottata sull’espansione e sul rinnovamento del network globale di negozi. Quest’anno è prevista l’apertura di 42 store nel mondo, di cui 20 a insegna Michael Kors, sei a marchio Jimmy Choo e altri 16 con il brand Versace.
Idol ha anche prospettato per ciascuna delle case di lusso in portafoglio una comunicazione emozionante e d'impatto, oltre all'utilizzo delle capacità omnichannel per accelerare la crescita dei ricavi.
Sono in agenda investimenti nelle tecnologie digitali (specie per espandere l’attività e-commerce e gli analytics), come pure nella manifattura europea.
e.f.