Spiragli di luce all'orizzonte potrebbero arrivare per Gas dal big italiano dell'illuminazione, Andrea Citterio. Lo storico marchio di denim, da tempo in stato di crisi, potrebbe entrare a far parte di Duke, la holding capitanata dall’imprenditore, grazie anche al coinvolgimento di player internazionali.
Il progetto è finalizzato al recupero e al rilancio dell’identità dell'iconico brand, nonché alla valorizzazione del know-how aziendale, attraverso una trasformazione del modello di business e lo sviluppo dei mercati internazionali.
Secondo quanto riferisce Il giornale di Vicenza, l'offerta sarebbe irrinunciabile, dal momento che una nota diramata dalla holding parla di «interesse per l'acquisizione del complesso aziendale».
Il quotidiano parla di 17,2 milioni di euro (oltre a risorse fresche per sostegno al capitale circolante), che dovrebbero servire per salvaguardare i rapporti di lavoro dipendente della Grotto e di Exagon - la società che gestisce gli outlet -, ossia 150 persone in totale, e anche per l'acquisto dell’immobile di Chiuppano, in provincia di Vicenza.
Segnali che testimoniano la volontà di Citterio, assistito dall’avvocato Marco Corbetta, di mantenere la continuità aziendale nella sua sede storica.
Con un solido background nei settori del Corporate Finance e del Capital Market, Andrea Citterio detiene partecipazioni e siede nel consiglio di amministrazione di società appartenenti a diversi settori, dalla moda alla robotica.
Dal 2015 ha spinto l'acceleratore sul settore dell’illuminotecnica, in qualità di ceo e proprietario delle aziende Penta, Castaldi e Arredoluce, di recente raggruppate sotto Auralis, definendo il primo e unico polo italiano dell’illuminazione.
Ora si attende il parere del Tribunale di Vicenza, che si pronuncerà entro fine gennaio. Lo scorso ottobre si era fatto avanti Walter Maiocchi (Malo), seguito da Stefano Bonacini di Gaudì. Lo scorso mese è stata la volta di United Brands Company, che ha presentato l'unica offerta vincolante.