Presidio a Firenze in nero e mascherine animalier

Roberto Cavalli: trasferimento a Milano confermato

Nell'incontro con i sindacati di ieri, in programma presso la sede fiorentina di Confindustria, la Roberto Cavalli ha confermato l'intenzione di chiudere la sede di Sesto Fiorentino, per trasferire tutto il personale a Milano.

Si tratta del trasloco di 170 lavoratori mentre Femca Cisl e Filctem Cgil lanciano l'allarme sull'impatto sociale e dichiarano di voler dare battaglia. Il 9 giugno è in agenda un'assemblea dei lavoratori per valutare la situazione in vista dell'11 giugno, quando la casa di moda e i sindacati si rivedranno (alle ore 14.30, sempre nella sede di Confindustria a Firenze).

Ieri, mentre i rappresentanti della Roberto Cavalli e i sindacati si incontravano, un centinaio di lavoratori in abiti neri e mascherine animalier - il motivo che ha reso celebre la maison - ha manifestato in piazza Bambini di Beslan (Fortezza da Basso), per ribadire il "no" alla chiusura della fabbrica di Sesto Fiorentino.

Al presidio ha partecipato anche il sindaco di Sesto, Lorenzo Falchi che, come riporta l'agenzia Ansa, ha dichiarato: «L'unica certezza è il trasferimento di 170 persone a Milano, senza che si conoscano il piano industriale e le reali intenzioni della proprietà. Più passa il tempo e più si concretizza la sensazione di avere davanti 170 licenziamenti mascherati, una prospettiva che lede la dignità dei lavoratori e danneggia il nostro territorio».

In piazza anche Alessandro Draghi, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale a Firenze: «Il mondialismo e lo strapotere del mercato globale - ha dichiarato - infliggono anche in questo caso un grave colpo all'economia locale». 

Dalla fine del 2019 la Roberto Cavalli è in mano a Hussain Sajwani, miliardario di Dubai presidente di Damac Properties, che l'ha rilevata attraverso il veicolo d'investimento privato Vision Investments.

e.f.
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