Bilancio complessivamente positivo nel primo trimestre 2021/2022 per Fast Retailing, casa madre di Uniqlo (nella foto due capi della collezione).
I ricavi si sono attestati a 627,3 miliardi di yen (quasi 4,8 miliardi di euro), in crescita dell'1,2%, con un utile lordo di 338,6 miliardi di yen (+4,3%), un utile operativo di 119,4 miliardi (+5,6%) e un utile netto di 93,5 miliardi, in crescita del 33%.
Il marchio ammiraglio Uniqlo ha ottenuto performance soddisfacenti a livello internazionale, sfiorando i 300 miliardi di yen di fatturato fuori dalla madrepatria (+15%), con un utile di 60,7 miliardi (+46,7%), grazie alle performance in Asia, Oceania, Nord America ed Europa.
Brusca frenata invece in Giappone, dove Uniqlo è arretrato da 253,8 a 226,4 miliardi di yen di vendite (-10,8%), con una riduzione del 18,6% dell'utile, sceso da 58,9 a 48 miliardi (-18,6%). Anche l'e-commerce, pari a 36,6 miliardi, ha subito una lieve contrazione (-0,2%).
Cali attribuibili, almeno nel canale fisico, almeno in parte a un clima particolarmente caldo tra settembre e gli inizi di ottobre. Anche la Greater China ha dato del filo da torcere, soprattutto a causa delle ripercussioni della strategia "zero Covid".
Cauto l'outlook sul fiscal year: un comunicato stampa sottolinea che, vista l'incertezza del momento e dei mesi a venire, è impossibile fare previsioni attendibili, ma l'anno dovrebbe chiudersi con un turnover di 2.200 miliardi di yen, +3,1%. Una cifra che dovrebbe essere confermata è quella relativa ai 175 miliardi di utile netto, con un incremento del 3% sull'anno precedente, mentre l'utile operativo consolidato si dovrebbe posizionare intorno a 270 miliardi di yen, avanzando dell'8,4%.