Tapestry Inc., la holding che controlla marchi come Coach, Kate Spade and Stuart Weitzman, corre ai ripari per contrastare gli effetti del virus. Le estensioni delle chiusure temporanee dei negozi nelle aree più colpite dalla pandemia porteranno a revisioni dello staff.
In Nord America, in particolare, salari e benefit per i retail team saranno pagati regolarmente fino al 30 maggio. Se in seguito a questa data le chiusure proseguiranno, store manager e colleghi saranno messi in congedo. Dal 25 aprile Tapestry taglierà 2.100 addetti alle vendite part-time, che riceveranno un pagamento una tantum di mille dollari.
Sottoposta a pressioni sul fronte finanziario, la società sta prendendo anche altre decisioni per moderare l'impatto del coronavirus, come ha spiegato il ceo Jide Zeitlin, che si è dimezzato lo stipendio, come pure il resto del board. A seconda del grado, tutti gli impiegati corporate in Nord America hanno subito un taglio in busta paga tra il 5% e il 20%. Inoltre nessun bonus verrà elargito nell'esercizio fiscale corrente.
Lo scorso mese Tapestry ha anche annunciato di voler attingere a 700 milioni di dollari, dei 900 milioni di credito revolving a disposizione, per far fronte a eventuali problemi di liquidità. Come altri gruppi della moda, inoltre, ha sospeso i piani di acquisto di azioni proprie e la distribuzione dei dividendi trimestrali, a partire dal quarto trimestre.
In questo contesto di difficoltà, l'azienda di New York è ripatita con tutti i suoi negozi in Cina. Le nuove aperture pianificate sono, invece, state messe in stand by o cancellate, per dare priorità a progetti con alti ritorni, specie quelli nel digital. Tapestry fornirà un update in merito agli effetti della pandemia sul business il prossimo 30 aprile, quando è in calendario la presentazione dei dati del terzo quarter (nella foto, gli store Coach e Stuart Weitzman sulla Fifth avenue, a New York).