Proposto uno split agli azionisti

Puma: resta +10% la stima per il fiscal year 2019

All’assemblea degli azionisti di Puma il ceo Bjørn Gulden ha confermato le previsioni di crescita dei ricavi 2019 del 10% a cambi costanti.

Lo scorso anno le vendite del gruppo dello sportswear si sono attestate a 4,64 miliardi di euro (+17,6% a valute costanti e +12,4% a valute correnti) e l'utile è salito a 187,4 milioni, dai 135,8 milioni del 2017.

Nelle ipotesi di Gulden (a destra, nella foto) il risultato operativo annuale dovrebbe salire da 395 a 415 milioni di euro.

Nel corso dell’esercizio 2018 il maggiore azionista, il gruppo francese Kering, ha ceduto circa il 70% delle azioni in suo possesso, portando il flottante del gruppo tedesco dal 13% al 55%.

Al meeting dei soci è stato proposto uno frazionamento azionario (in gergo split) con un rapporto 1 a 10. L’obiettivo è migliorare la negoziabilità delle azioni, che poco prima delle 16 sono scambiate a 543,5 euro alla Borsa tedesca (-0,46% rispetto alla chiusura di ieri) e che in un anno hanno registrato un incremento del proprio valore di oltre il 30%.

Puma sta investendo nelle infrastrutture IT e nel 2019 ha avviato la costruzione di un nuovo centro distributivo multicanale a Geiselwind, in Germania, che dovrebbe essere operativo nel 2021.

La sostenibilità, come ha confermato il ceo, resta una priorità (il gruppo è anche coinvolto nello sviluppo di una Fashion Charter on Climate Action, sotto l’egida delle Nazioni Unite) e le strategie per il 2025 saranno comunicate nel prossimo annual report.

Focus anche sulle acquirenti donne, sempre più coinvolte in attività sportive, ispirate dall’athleticwear per ogni momento della giornata e impegnate in attività come lo yoga e il pilates. Selena Gomez, Cara Delevingne e Adriana Lima sono le ambassador scelte dal gruppo per dare slancio al business al femminile.

e.f.
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