La corsa di ByteDance – la casa madre dell'app di video sharing TikTok – nel primo trimestre del 2020 si è trasformata in uno sprint, con un balzo dei ricavi pari al +130% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Nessuna conferma ufficiale per il momento, ma secondo rumor riportati da Reuters il gruppo asiatico fondato dal 37enne Zhan Yiming, a capo anche dell'aggregatore di notizie Jinri Toutiao, tra gennaio e marzo 2020 avrebbe avuto entrate per 40 miliardi di yuan, ovvero 5,64 miliardi di dollari.
Complice del boom le restrizioni imposte dal lockdown, con milioni di persone costrette a rimanere a casa e a comunicare solo attraverso la tecnologia.
Un risultato che spiana la strada verso obiettivi ambiziosi: ByteDance, sempre in base a indiscrezioni, avrebbe alzato l'asticella del giro d'affari 2020 a 200 miliardi di yuan (28,2 miliardi di dollari), puntando a raggiungere la metà dei ricavi del rivale Tencent – prima società cinese nel settore dei social e del gaming - che nel 2019 ha fatturato quasi 377 miliardi di yuan.
Il ruggito di ByteDance non stupisce: da otto anni a questa parte la società di Pechino sta accentrando buona parte della spesa pubblicitaria digitale. La maggior parte delle entrate proviene dalla pubblicità sulle sue app in Cina, in primis su Jinri Toutiao e Douyin, la versione domestica di TikTok, con relativo e-commerce basato su un format live streaming.
Prima che emergesse con forza ByteDance, valutata oggi 75 miliardi di dollari, il mercato pubblicitario del Dragone era dominato da big come Alibaba, Baidu e dallo stesso Tencent.
Non stupisce che la ormai ex startup, che attualmente conta 60mila dipendenti, ne stia cercando altri 10mila e più in tutto il mondo: a marzo Zhan Yiming ha annunciato di voler raggiungere i 100mila dipendenti entro fine anno, arrivando così a superare la forza lavoro di Tencent, che a fine 2019 non andava oltre i 62mila impiegati.
In particolare, l'azienda sta cercando di far crescere la app di short video sharing TikTok, nata nel 2017 e scaricata da 2 miliardi di persone, soprattutto teenager, e sempre più gettonata tra i player della moda: in quest'ottica si inserisce la nomina a ceo, il mese scorso, di Kevin Mayer, il top executive dello streaming di Walt Disney.
Intanto, come riferisce il Financial Times, ByteDance sta negoziando una licenza bancaria digitale, con l'obiettivo di aggiungere servizi finanziari alle sue controllate.
TikTok, infatti, consente la gestione di acquisto e vendita di advertising, ma attualmente deve fare affidamento su soluzioni esogene, come WeChat di Tencent e Alipay di Alibaba sul mercato cinese e PayPal in Europa, che trattengono importanti fee.