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Addio a Oscar de la Renta

Lo si era visto in passerella a New York poco più di un mese fa, impeccabile e sorridente come sempre. In realtà Oscar de la Renta, scomparso ieri sera, 20 ottobre, all'età di 82 anni, era malato da tempo. È di pochi giorni fa la nomina del nuovo direttore creativo della griffe, Peter Copping.

 

Nato nel 1932 nella Repubblica Dominicana, Oscar de la Renta è salito alla ribalta della moda negli anni Sessanta, quando Jackie Kennedy scoprì il suo talento e si innamorò dei suoi abiti. Altre first lady l'avrebbero seguita: Nancy Reagan negli anni Ottanta, Hillary Clinton (sua grande amica) nei Novanta, Laura Bush agli inizi degli anni Duemila. Più, naturalmente, un nutrito gruppo di attrici e celebrity, dall'algida Nicole Kidman all'effervescente Cameron Diaz, fino alla caliente Jennifer Lopez. Tutte pazze per Oscar.

 

La sua è stata definita, a ragione, una «eleganza senza tempo» che, incurante dei corsi e ricorsi del fashion, non si è mai allontanata dalla luce dei riflettori: prova ne è il fatto che per il suo vestito da sposa Amal Alamuddin, oggi Signora Clooney, non ha avuto dubbi e si è affidata a lui.

 

Definirlo stilista sarebbe riduttivo: era innanzitutto un artista ed è dalla pittura che è partita la sua carriera, con gli studi presso l'Academia de San Fernando a Madrid, anche se la passione più forte si è rivelata, fin dalla giovane età, la couture. Un grande maestro, Balenciaga, gli ha spianato la strada, che lo avrebbe portato prima a lavorare per Lanvin, poi per altre case di moda e, infine, a realizzare il sogno di sempre, una collezione con il suo nome.

 

Erano gli anni Sessanta. Oggi, a distanza di mezzo secolo, Oscar de la Renta è sinonimo di prȇt-à-porter, gioielli, occhiali, profumi, make up: un lifestyle completo. Nel 2013 si pensò che il designer fosse pronto a cedere il testimone a John Galliano, che aveva collaborato a una collezione, ma l'intesa sfumò in pochi mesi.

 

Alla fine, la scelta è caduta su Peter Copping, che entrerà in carica il 3 novembre. Avrebbe dovuto preparare la prima collezione, in pedana il prossimo febbraio, lavorando a stretto contatto con il fondatore. Non sarà così.

 

Ma, come ha detto Eliza Reed Bolen, executive della griffe e figlia della seconda moglie di de la Renta, «è come se lui fosse ancora qui con noi. Il suo duro lavoro, la sua intelligenza, il suo amore per la vita restano il cuore dell'azienda» (nella foto, una delle sue ultime apparizioni in pubblico, la sfilata primavera-estate 2015, a inizio settembre a New York).

 

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