È tutto pronto, all’ombra dell’Eliseo, per la prima volta di Saucony Originals alla Paris Fashion Week.
Lo storico marchio di sneaker nato alla fine degli anni Novanta nel perimetro di Saucony - fondata nel 1898 in Pennsylvania lungo le rive del Saucony Creek e oggi nell’orbita del colosso Usa Wolverine World Wide - presenterà con una serie di eventi trade e consumer le nuove proposte del brand, al centro di una nuova fase di crescita.
«Accanto alla nostra offerta core, nel 2022 spingeremo molto su una serie di retro-runners, ossia di prodotti presi dall’archivio del marchio e utilizzati a fine degli anni Novanta, riproponendoli in versione OG, ossia con una connotazione più fashion e lifestyle», spiega a fashionmagazine.it Andrea Rogg, in forze dal 2019 e da marzo 2021 nominato Vice President & Global GM di Saucony Originals.
Filo conduttore sarà un’aderenza a principi eco-sostenibili, portata avanti attraverso due assi strategici: da un lato l’utilizzo di Piñatex, materiale 100% naturale ottenuto dalla macerazione degli scarti di ananas (il cui effetto estetico è simile al suède), e dall’altro una serie di proposte “undyed”, non colorate, con pelli non conciate e parti in plastica completamente riciclate.
Per i veri intenditori è poi in arrivo una nuova serie, battezzata Made in Italy, che sarà consegnata a partire da agosto: come anticipa il manager, si tratta di una reinterpretazione dell’iconica Shadow 5000, realizzata a chilometro zero in provincia di Firenze e pensata per una distribuzione top level, con prezzi a partire dai 200 euro.
«Tutti prodotti – informa Rogg – che sveleremo a partire da domani a Parigi, insieme a una preview della Spring-Summer 2023 e alcune collab che verranno lanciate per l’autunno-inverno».
Un posto d’onore sarà riservato alla capsule realizzata in tandem con TomBogo, label disegnata dal designer di Los Angeles Tommy Bogo, composta da una serie di clog dalla suola runnable, «sintesi della nostra doppia anima, lifestyle e performance».
Obiettivo di Saucony Originals è alimentare con nuova linfa la crescita del brand, che nelle ultime stagioni, in particolare nel mercato europeo, ha registrato performance brillanti, con «incrementi del 50% di stagione in stagione».
Nonostante il marchio abbia radici storiche negli Usa, a trainare le vendite è infatti soprattutto l’Europa, con in pole position l’Italia (700 clienti i clienti attivi), Francia, Germania, Inghilterra e Spagna, reduce dall’apertura di una filiale in loco, con la prospettiva di un contributo fondamentale anche della Cina, dove Saucony Originals è sbarcato da circa un anno e mezzo.
Gli States sono però destinati a recitare un ruolo chiave nei prossimi anni: «Abbiamo portato avanti un importante lavoro di riposizionamento del brand verso l’alto e siamo ripartiti fortissimi», sottolinea Rogg, che per il 2022 prevede, crisi della supply chain permettendo, una crescita double digit, non solo in America ma su scala internazionale, grazie al dialogo con oltre 2mila multibrand fisici e attraverso le piattaforme online.
«I negozi che noi classifichiamo come “Sneakers” e “Boutique”, rispettivamente con una specializzazione nelle scarpe sportive e nell’abbigliamento, sono quelli che ci hanno fatto crescere negli ultimi anni e che siamo convinti traineranno le vendite in futuro – specifica il manager -. Crediamo fortemente nel retail fisico e in un approccio omnichannel, senza naturalmente sottrarre investimenti al business digitale, che genera il 15% del fatturato attraverso il nostro e-commerce e i principali marketplace online».
Ma in futuro Saucony Originals non farà rima solo con wholesale. «Non abbiamo ancora una presenza retail – precisa Andrea Rogg - ma i tempi sono maturi per aprire il nostro primo monomarca e Milano è in cima alla lista. Abbiamo già visto delle location e credo entro il 2023 questo progetto dovrebbe prendere forma».