Nei primi nove mesi fiscali il Gruppo H&M ha totalizzato 134,5 miliardi di corone svedesi di ricavi (circa 12,82 miliardi di euro), in calo del 21% rispetto a un anno prima, dopo il -23% del primo semstre. Il trend, spiegano dall’azienda svedese, è penalizzato dal Covid-19, specie nel secondo trimestre, quando sono stati chiusi temporaneamente i negozi di tutti i maggiori mercati. La perdita netta del periodo terminato il 31 agosto è stata di 1,24 milioni di corone.
Il terzo trimestre chiude in profitto, dopo la perdita del secondo trimestre. Gli utili ante-imposte si sono attestati a 2,37 miliardi di corone (circa 230 milioni di euro), dai 5 miliardi di un anno prima, mentre gli analisti si aspettavano una cifra leggermente inferiore, pari a 2,03 miliardi (fonte: Refinitiv). I ricavi, come anticipato con i preliminari del 15 settembre, hanno subito una contrazione del 19% a 50,87 miliardi di corone.
Andamento in netto rialzo invece per le vendite online, che sono salite del 27% nel terzo quarter e del 36% nei nove mesi.
Per quanto riguarda il trimestre in corso, H&M fa sapere che il sell out di settembre, senza tenere conto dell’effetto cambi, è diminuito del 5%, rispetto al settembre 2019, mentre risulta temporanemente chiuso solo il 3% dei negozi all’attivo. Inoltre sono aperti 49 dei 51 mercato online serviti.
Nel commentare i risultati, il ceo Helena Helmersson (nella foto) ha dichiarato che la ripresa della società supera le aspettative iniziali grazie anche all’apprezzamento delle nuove collezioni. Il ritorno all’utile nel terzo trimestre è stato possibile grazie alle vendite full-price oltre il previsto e al controllo dei costi.