Non ci sarà bando di gara perché in questo caso sussistono i requisiti di interesse pubblico al rinnovo del contratto d’affitto, ma per restare Prada quadruplica il suo canone di affitto annuo: per 1.594 metri quadrati su tre livelli con vetrine che affacciano sull’Ottagono pagherà 2,2 milioni di euro l’anno rispetto agli attuali 520mila euro.
«L’insegna Prada è presente in Galleria fin dagli anni Venti - spiega l’assessore al Demanio, Roberto Tasca - ed era quindi necessario rinnovare la concessione, perché si tratta di un negozio che fa parte del patrimonio storico e culturale del “Salotto” dei milanesi».
«Il nuovo contratto d’affitto - prosegue Tasca - sarà economicamente più vantaggioso per il Comune, a conferma che il percorso verso la valorizzazione economica del patrimonio immobiliare pubblico è irreversibile e produce ottimi risultati, per sostenere un bilancio falcidiato dalle decisioni del governo».
Il valore del nuovo canone non è stato calcolato sulla base delle stime fornite dall’Agenzia delle Entrate (1.760,19 euro al metro quadrato) ma in seguito a un accordo tra Comune e la società guidata da Patrizio Bertelli e Miuccia Prada, che allinea il nuovo canone a quanto corrisposto (1.849 euro a metro quadrato) per l’altro negozio, solo uomo, in affitto in Galleria alla società Prada, aggiudicato nel 2013 dopo una gara al rialzo.
Il marchio Prada è presente in Galleria dagli anni Venti e nell’attuale negozio sono stati mantenuti arredi e decori dell’epoca, tutelati dalla Soprintendenza, che grazie all’accordo passeranno di proprietà al Comune di Milano.