L’americana Guess chiude il quarto trimestre con un calo delle vendite del 23% a 649 milioni di dollari (-25,9% a valute costanti). Le vendite retail nelle Americhe hanno subito una flessione del 24%, mentre sono scese del 15% se si include l’e-commerce. Anche il wholesale ha registrato un -15%.
In Europa il fatturato è diminuito del 26,8% (-31,8% in valute costanti), mentre in Asia la discesa è stata del 16% (-20,7% senza l’effetto cambi).
L’utile dei tre mesi terminati il 30 gennaio si è attestato a 70,4 milioni: l’11,5% in meno rispetto al quarto trimestre dell’esercizio precedente.
Commentando i risultati trimestrali, il ceo Carlos Alberini (nella foto), ha dichiarato che le performance sono significativamente superiori alle attese.
In più ha ribadito l’obiettivo di raggiungere i 2,9 miliardi di ricavi per l’esercizio fiscale 2025, dagli 1,88 miliardi del fiscal year 2021 appena terminato (-30%). L’operating margin dovrebbe arrivare al 10%, dal -3,2% attuale e dal 5,3% dell’esercizio chiuso nel febbraio 2020. «Credo che avremo l’opportunità di più che raddoppiare gli utili per azione per l’esercizio fiscale 2025, passando dagli 1,33 dollari del fiscal year 2020 a 3 dollari per azione».
Il bilancio appena chiuso mostra invece una perdita di 81 milioni di dollari, da 95,9 milioni di profitti precedenti. Si tratta di un risultato negativo pari a 1,27 dollari per azione, mentre gli analisti prevedevano una perdita netta di 72 centesimi per azione e 1,89 miliardi di vendite.
Alla chiusura del bilancio più del 70% degli store del gruppo erano aperti e la maggior parte di quelli non ancora operativi si trovava fra Europa e Canada. A fine marzo i negozi operativi sono saliti al 77% del totale.