Resale mania

Grailed raccoglie $60 mln. Fra i soci Pinault e Bizzarri

Il business del resale continua ad attrarre capitali freschi. Ora è la volta di Grailed, marketplace online di streetwear maschile di lusso attivo dal 2013, che nel corso di un secondo round di finanziamenti ha rastrellato 60 milioni di dollari.

A guidare il pool di investitori c’è un concorrente, il Goat Group di Los Angeles, noto per l’app Goat di vendita di sneaker usate, e che controlla il retailer on-offline di calzature sportive Flight Club.

Tra i soci di Grailed figurano anche nomi eccellenti come Groupe Artémis, holding della famiglia Pinault, già proprietaria del Gruppo Kering (Gucci, Ysl, Bottega Veneta, tra i marchi in portafoglio) e il ceo di Gucci Marco Bizzarri.

Le vendite di capi di seconda mano stanno vivendo un periodo di grande popolarità, complice una maggiore sensibilità green dei consumatori, e di interesse da parte degli investitori, che stanno alzando le quotazioni del business. Basti pensare all’acquisizione da parte dell’e-commerce Etsy dell’app di vendita di abiti usati Depop (startup nata nell’incubatore veneto H-Farm) avvenuta lo scorso giugno per la cifra di 1,6 miliardi di dollari, quasi 23 volte i ricavi della società nel 2020 (70 milioni di dollari).

Al collocamento sul Nasdaq, lo scorso marzo, la piattaforma di resale di moda ThredUp è stata valutata poco meno, 1,3 miliardi di dollari e oggi vale circa 1,89 miliardi (in base al prezzo di chiusura di ieri). Invece in gennaio Poshmark ha debuttato sul Nasdaq sopra i 3 miliardi di dollari, per poi ridimensionarsi a 1,95 miliardi di capitalizzazione.

Del resto le stime sono incoraggianti: negli Usa si prevede che la moda second hand arrivi a valere 64 miliardi di dollari nel 2024.

Secondo stime di Bcg Consulting nel 2020 il mercato dell’usato ha raggiunto i 30-40 miliardi di dollari nel mondo e potrebbe crescere, nei prossimi cinque anni, a un tasso fra il 15% e il 20% l’anno.

e.f.
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