Gli affari sono ripresi più velocemente del previsto per H&M. La catena svedese del fast fashion ha infatti archiviato il terzo trimestre dell’anno con profitti ante imposte pari a circa 2 miliardi di corone (192 milioni di euro), una perfomance nettamente migliore rispetto ai 396 milioni (38 milioni di euro) del consensus di FactSet.
Significativa la rimonta rispetto al secondo trimestre, chiuso con un rosso di 4,9 miliardi di corone svedesi (circa 468 milioni di euro) e con vendite dimezzate.
Nel periodo dal 1 giugno 31 agosto le vendite hanno subito una contrazione del 19% (16% in valute locali), a 50,87 miliardi di corone (4,8 miliardi di euro), contro i 51,5 miliardi (4,95 miliardi di euro) stimati dagli analisti.
«La ripresa del gruppo H&M è migliore del previsto», ha affermato la società in una dichiarazione -. Più vendite a prezzo pieno, combinate con un forte controllo dei costi, hanno consentito all'azienda di realizzare profitti già nel terzo trimestre».
All’inizio del periodo il player svedese, attivo con 5mila punti vendita, aveva sofferto la chiusura di 900 negozi, che si sono ridotti a 200 a fine quarter.