Nel suo terzo anno alla Borsa di New York l’azienda guidata da Scott Baxter ha realizzato utili per azione pari a 1,07 dollari, leggermente sopra gli 1,05 dollari dello stesso periodo del 2020 (1,28 dollari, i profitti per azione rettificati).
Mentre l’impatto del Covid resta un fattore di incertezza, Kontoor prevede che il fatturato annuale raggiunga i 2,47-2,48 miliardi di dollari, corrispondente a una crescita vicina al 20%, rispetto alla precedente previsione di incremento attorno al 15%.
Gli utili adjusted per azione sono stimati nel range 4,15-4,20 dollari, dall’intervallo ipotizzato in precedenza di 3,90-4 dollari.
In merito alla questione delle interruzioni della catena di approvvigionamento, che sta colpendo i produttori di abbigliamento e calzature con fornitori attivi in aree ancora fortemente colpite dalla pandemia, la società di Greensboro non è troppo preoccupata perché diversifica.
«Oltre un terzo della nostra produzione globale proveniente dai nostri impianti nell'emisfero occidentale, mentre il resto proveniente da oltre 20 Paesi e circa 225 strutture nel mondo - dice il cfo Rustin Welton -. Nessun singolo fornitore rappresenta più del 10% del nostro costo delle merci vendute. La produzione interna combinata con gli appalti nell'emisfero occidentale ci offre una maggiore flessibilità, tempi di consegna più brevi e consente una migliore gestione delle scorte nel mercato nordamericano».