Stesso andamento positivo nell’Asia-Pacifico, che ha totalizzato un +33% a 111 milioni di euro. Le vendite nella Cina continentale, a causa delle restrizioni anti Covid, sono invece calate del 3% nel periodo, compensate tuttavia da crescite double digit registrate in altre parti dell’area.
L'azienda ha registrato una crescita sia nel canale digitale che in quello fisico. In particolare, le vendite online sono aumentate del 20% rispetto all'anno precedente, grazie alle performance di hugoboss.com e al significativo miglioramento dei ricavi generati dai partner.
Nel canale retail, i ricavi sono incrementati del 18% rispetto all'anno precedente e del 25% rispetto a tre anni fa. Anche il wholesale è cresciuto del 18%, riflettendo una «domanda robusta».
L'utile operativo (ebit) è salito dell'8% a 92 milioni di euro nel trimestre, con un aumento dei profitti inferiore a quello delle vendite, in quanto l'azienda ha effettuato continui investimenti in marchi e prodotti e ha registrato «un moderato calo» del margine lordo, oltre a un aumento delle spese.
In particolare, gli investimenti di marketing sono aumentati del 39%, finalizzati ad aumentare la rilevanza del marchio a livello globale.
Anche il quarto trimestre è iniziato bene per la casa di moda, tanto da indurla ad alzare nuovamente le stime per quest’anno. Hugo Boss prevede ora un aumento delle vendite tra il 25 e il 35% nel 2022, per un valore compreso tra 3,5 e 3,6 miliardi di euro. All'inizio dell'anno la crescita prevista era intorno al 15%. Nel 2021 le vendite avevano raggiunto il tetto dei 2,79 miliardi di euro.