Zalando alza le stime sul 2021, prevedendo una crescita del Gmv (Gross Merchandise Volume) compresa fra il +31% e il +36% (a quota 14-14,6 miliardi di euro), un fatturato in progress del 26%-31% a 10,1-10,5 miliardi e un adjusted ebit tra i 400 e i 475 milioni.
In precedenza l'e-tailer aveva stimato per il Gmv un +27%-32%, per il giro d'affari un +24%-29% e per l'adjusted ebit una cifra tra i 350 e i 425 milioni.
Un ottimismo che scaturisce dai risultati del primo trimestre, in cui il Gmv è aumentato del 55,6% a 3,2 miliardi e l'ebit adjusted ha registrato un margine del 4,2%, portandosi da -98,6 milioni a 93,3 milioni.
I ricavi sono passati da 1,52 a 2,23 miliardi di euro (+46,8%) e c'è da segnalare il ritorno all'utile, pari a 34,5 milioni di euro, contro il precedente rosso di 86,4 milioni.
Il numero di clienti attivi è salito a 41,8 milioni (nel Q1 2020 erano 31,9 milioni): una performance che, sottolinea un comunicato, non si registrava dal 2013.
«In questo primo quarter - commenta il cfo David Schröder - Zalando ha messo a segno la crescita più forte dall'Ipo del 2014. La nostra piattaforma corre sempre più veloce, avvantaggia clienti e partner e, non ultimo, ci permette di accelerare il passo nel percorso che ci porterà a essere il Punto di Partenza della Moda».
Zalando si sta concentrando sull'espansione del suo network logistico europeo, i cui dieci fulfillment center diventeranno 15 entro il 2023. Due di queste strutture, a Rotterdam e Madrid, sono in fase avanzata di costruzione e verranno attivate già queest'anno. Successivamente toccherà ad altri centri in Francia, Germania e Polonia.
Nella foto, un'immagine di Zalando Second Hand, un servizio lanciato in aprile anche in Italia (courtesy of Zalando).