Il cda di
Salvatore Ferragamo ha approvato il bilancio d'esercizio 2020, confermando i ricavi consolidati pari a 916 milioni di euro (-33,5% a tassi di cambio costanti e -33,4% a tassi correnti), con un miglioramento nel quarto trimestre, in cui il calo è stato contenuto a un -20,4%, grazie soprattutto alla rimonta della Cina: i negozi diretti nel Paese asiatico hanno visto le vendite aumentare in questo specifico periodo del 33,9% a tassi costanti.
Nuove informazioni giungono a proposito del margine lordo annuale, pari a 566 milioni di euro (-36,7%), con un'incidenza sul giro d'affari diminuita di 310 punti base, dal 64% al 61,8%. Nel quarto trimestre tale incidenza è però stata sostanzialmente in linea con l'analogo periodo del 2019, attestandosi al 65%, grazie a un incremento delle vendite a prezzo pieno e a un mix favorevole di canali.
Negativo per 72 milioni di euro l'utile netto, inclusivo del risultato di terzi (era positivo per 87 milioni nel fiscal year 2019). Rosso di 66 milioni (sempre da un positivo di 87 milioni) per quanto riguarda l'utile netto di pertinenza del gruppo.
Praticamente dimezzato l'ebitda (-52,2%), che scivola da 336 a 160 milioni di euro, con un'incidenza del 17,5% sui ricavi (nel 2019 si parlava di un 24,4%).
L'ebit adjusted, al netto della componente di costo negativa a causa dell'
impairment test, è negativo per 27 milioni di euro, dai 150 milioni positivi del precedente esercizio. Includendo l'
impairment test, l'ebit risulta negativo per 62 milioni. Va detto, tuttavia, che nel quarto trimestre l'ebit adjusted, al netto della componente di costo negativa per effetto dell'
impairment test, è stato positivo per 34 milioni di euro (44 milioni nello stesso quarter del 2019) o per 9 milioni, includendo l'impairment test.
Alla voce costi operativi, la contrazione a cambi correnti è stata del 15,7% (-14,4% a cambi costanti), per un totale di 627 milioni di euro, dai passati 744 milioni. «La riduzione - si legge in una nota - è attribuibile alle azioni di contenimento avviate nei primi mesi del 2020 su tutte le componenti di spesa operativa e riguarda principalmente la rinegoziazione degli affitti e il contenimento dei costi per il personale
(-19,7%, ndr), anche in conseguenza dell'avvio di un piano di semplificazione organizzativa».
Escludendo i 35 milioni di euro risultanti dagli
impairment test (di cui 25 milioni nel quarto trimestre), la contrazione dei costi operativi si porta al -20,3% a cambi correnti in confronto con il 2019.
La posizione finanziaria netta adjusted si rivela positiva per 139 milioni di euro (172 milioni al 31 dicembre 2019), al netto del principio contabile Ifrs16 e con un miglioramento pari a 64 milioni rispetto al 30 settembre 2020. Ma includendo l'effetto dell'Ifrs16, la posizione finanziaria netta è negativa per 429 milioni.
Gli investimenti si concentrano nella ristrutturazione della rete distributiva e nello sviluppo dell'e-commerce, con il lancio nei primi nove mesi del 2020 di un nuovo sito di vendite online in Canada, Usa, Messico, Corea del Sud, Australia, Cina, Giappone, area euro e Regno Unito.
A ottobre il gruppo ha consolidato il programma di sviluppo dell'e-commerce in Cina attraverso le piattaforme leader su questo mercato, aggiungendo al negozio digitale già attivo su
Jd.com un altro e-shop su
TMall Luxury Pavilion.
Tra le misure per fare fronte all'onda d'urto della pandemia anche la scelta dell'amministratore delegato
Micaela Le Divelec Lemmi e di alcuni consiglieri di rinunciare, in toto o in parte, al proprio compenso per l'anno in corso (nella foto, la FW 21/22 di Salvatore Ferragamo).
a.b.