ricavi a + 60% per i prossimi 6 anni

Federico Giglio: «Giglio.com diventerà un grande marketplace multimarca»

«Se abbiamo scelto di aprirci a un socio finanziario è perché vogliamo accelerare la crescita e arrivare al più presto a diventare un marketplace di negozi multimarca: oggi sono già più di 80 i partner della nostra piattaforma giglio.com». Federico Giglio ribadisce i suoi progetti ambiziosi e spiega le ragioni della decisione, presa in sintonia con il padre Michele e il fratello Giuseppe, di cedere alla società di investimenti Equilybra una quota di minoranza qualificata di giglio.com, la società creata dalla famiglia di imprenditori palermitani per gestire il business legato alla vendita di abbigliamento e accessori di lusso attraverso l’e-commerce.

Perché avete preso questa decisione?
Abbiamo creato giglio.com nel 2007 e da allora il business dell’online è cresciuto più di quanto avremmo mai potuto aspettarci: oggi abbiamo oltre 50 dipendenti e un fatturato 2018 di circa 15 milioni di euro, ma la nostra intenzione è quella di conquistare una taglia ancora più robusta e diventare un player internazionale. Siamo convinti che lo spazio ci sia, ma per far questo non potevamo contare solo sulle nostre forze: l’ingresso di Equilybra (attraverso un aumento di capitale, ndr) è servito a dotare la società delle risorse necessarie per finanziare un piano di sviluppo quinquennale, che prevede investimenti significativi nell’ampliamento della rete di affiliazione commerciale.

Quali sono gli obiettivi di crescita?
Innanzi tutto si tratta di obiettivi importanti. Il business plan che abbiamo messo a punto prevede fatturati in aumento del 60-70% all’anno per i prossimi sei anni. In questa crescita ci aiuterà non solo Equilybra, ma anche Alessandro Varisco, l’amministratore delegato di Twin-Set, perché nel nostro progetto di espansione abbiamo bisogno di essere circondati da grandi professionisti.

La famiglia Giglio resta in prima linea?
Certamente: mio fratello Giuseppe Giglio resta a a capo delle attività tecnologiche e di business, mentre io continuerò ad avere la responsabilità della supply chain e dei rapporti con le case di moda.

Investirete ancora su Palermo?
Sì e lo dimostrano i nostri nuovi headquarters, che abbiamo aperto nelle ex Fabbriche Sandron.
an.bi.
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