saloni tessili

A settembre Filo taglia il traguardo delle 50 edizioni

Quella in programma il 26 e 27 settembre al Palazzo delle Stelline di Milano non sarà un'edizione qualunque per Filo: il salone delle fibre e dei filati per tessitura festeggia la 50esima edizione.

«50 edizioni e 25 anni di vita sono un traguardo molto importante - commenta il responsabile della rassegna, Paolo Monfermoso -. In questi anni Filo si è rinnovato, in modo da rispecchiare e interpretare i grandi mutamenti che hanno investito il tessile-abbigliamento, ferme restando le nostre parole d'ordine, ossia professionalità, concretezza, ricerca, innovazione e sostenibilità».

Ma, come sottolinea Monfermoso, la priorità è anche ragionare in un'ottica di filiera «e quindi, di edizione in edizione, puntiamo a rendere più strette le collaborazioni con Agenzia Ice, Smi e Milano Unica, dove siamo presenti in questi giorni con un'area tendenze a noi dedicata (nella foto)».

Gianni Bologna, responsabile creatività e stile del salone, si ispira per le proposte sviluppo di scena a settembre al tema Strade, riallacciandosi al percorso compiuto finora da Filo e alle prospettive che si aprono per il futuro.

«Nelle scorse stagioni - spiega Bologna - ho quasi sempre lavorato su modi vestimentari che rappresentano un'enorme parte del mercato e che ci "travolgono" in ogni dove e momento della nostra vita: lo streetwear, l'inversione dei flussi di creatività e così via. Stavolta farò l'esatto contrario, lavorando sui concetti di armonia e bellezza che, date le condizioni del mercato, sono sempre più difficili e complessi da trattare».

Un approccio pensato anche in funzione dei consumatori senior, spesso oscurati dai Millennials di cui si parla ovunque, ma che sono disposti a spendere nella moda, a patto di trovare proposte con un'estetica e una qualità più elaborate della media.

«Non va dimenticato - commenta il responsabile creatività e stile del salone - che il nostro punto di forza è sempre e comunque il prodotto italiano, non nostalgico ma proiettato verso l'innovazione».

Le "strade" che Bologna seguirà per tracciare un itinerario tra le nuove proposte sotto i riflettori alle Stelline sono La Via delle Spezie, La Via della Seta e la Route 66.

Nella Via delle Spezie confluiscono i materiali con aspetti rustici e naïf, dai cellulosici naturali a toussah e bourette, alternati a reti, veli e viscose.

Fanno parte della Via della Seta velluti leggerissimi e broccati più elaborati, mentre particolari effetti metallici e sfumati sono ottenuti grazie alla presenza di fibre man made. In primo piano anche gli jacquard, insieme a increspature e stampe irregolari. Non manca una parte più "tech", tra spalmati protettivi, tessuti a imitazione pelle e double face ad alta funzionalità.

Infine, la Route 66, tra stoffe maschili in cui si respirano le atmosfere di Chicago, cotoni e tecniche quilting tipici del Vintage West e la tendenza I Puritani, emblema di una semplicità senza sofismi, né elaborazioni di disegno o finissaggio.

a.b.
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