indiscrezioni non confermate
Anche Levi Strauss & Co. potrebbe allinearsi al trend che vede i grandi gruppi concentrarsi sulle attività core. Secondo indiscrezioni non confermate, il gigante del jeanswear sarebbe in procinto di vendere il marchio Dockers a Bluestar Alliance.
Come sottolinea wwd.com, non sarebbe la prima volta che Levi Strauss tenta di cedere la label di pantaloni kaki, creata nel 1986 per ampliare gli orizzonti con nuove merceologie. Nel 2004 aveva firmato una lettera di intenti per il passaggio a Vestar Capital Partners, ma non era stato possibile chiudere l’intesa.
Nel corso degli anni Dockers ha cercato di ampliare gli orizzonti, facendo leva sulla comunicazione e coinvolgendo noti stylist e celebrity, con l’obiettivo di darsi una connotazione più fashion.
Un percorso iniziato nel 2016, in occasione del 30esimo anniversario del brand, quando Dockers è stato presente alla New York Fashion Week: Men’s. Si è anche riallacciata alle sue origini, riproponendo il logo con le ali e l’ancora. Inoltre ha organizzato un evento alla Berlin Fashion Week.
Tra le altre sfide, nel 2019, si è alleata con la realtà di upcycling di Los Angeles Atelier & Repairs, lanciando tre modelli che hanno debuttato a Pitti Uomo.
Ma, nonostante l’impegno, il marchio ha incontrato difficoltà a liberarsi dall’immagine legata a un pubblico maturo.
Come puntualizza il sito americano, Dockers rappresenta una quota relativamente piccola della multinazionale a stelle e strisce. Nel 2018 copriva solo il 7% del volume totale, mentre il fatturato annuo è stato di 476 milioni di dollari nel 2012: l'ultima cifra disponibile, dal momento che il gruppo non scorpora più i dati per singoli brand.
Nel gennaio 2020 il presidente e ceo del gruppo Chip Bergh aveva dichiarato che le vendite di pantaloni Dockers erano diminuite nel fiscal year 2019, mentre l’anno prima aveva parlato di una crescita iniziale del 13%, anche se aveva sottolineato che per un turnaround sostenibile sarebbe stato necessario ancora del tempo.
Bluestar Alliance è una realtà di brand management fondata nel 2006 da Joseph Gabbay e Ralph Gindi. Possiede Hurley (rilevata da Nike nel 2019), Bebe, Tahari, Catherine Malandrino, Nanette Lepore, English Laundry e Limited Too. Gestisce un portafoglio di oltre 300 licenziatari e più di 100 negozi in tutto il mondo.
c.me.