Q2 previsto sotto le stime

Amazon: prima perdita trimestrale dal 2015

Trimestrale sotto le aspettative per Amazon, che ha accusato 3,8 miliardi di dollari di perdite. Si tratta del primo quarter in rosso in sette anni per il colosso americano dell’e-commerce, che deve fare i conti con l'inflazione e problemi legati alla catena di approvvigionamento ma non solo.

Nel gennaio-marzo 2021 Amazon era in utile per 8,1 miliardi di dollari. La perdita trimestrale attuale risente dell’andamento dell’investimento in Rivian, produttore di veicoli elettrici, che nel periodo ha perso oltre metà del suo valore.

Poco dopo le 15 italiane le azioni Amazon cedono quasi il 12% sul Nasdaq e passano di mano sotto i 2.570 dollari per azione.

Il gruppo fondato da Jeff Bezos ha deluso anche sul fronte ricavi, che nel primo trimestre del nuovo esercizio si sono attestati a 116,4 miliardi di dollari, in aumento del 7% rispetto allo stesso periodo del 2021 (+44% nel primo quarter dell’esercizio precedente): è la crescita più lenta da almeno due decenni e lievemente sotto le aspettative degli analisti, che prevedevano la cifra di 116,3 miliardi (fonte: Refinitiv).

Le vendite online, in particolare, sono salite del 3,3% a 51,13 miliardi, mentre quelle nei negozi fisici sono aumentate del 17% a 4,59 miliardi. I ricavi di Amazon Web Service sono invece aumentati del 37% a 18,44 miliardi, meglio dei 18,27 miliardi attesi dagli analisti (fonte: StreetAccount).

Per il trimestre in corso la dot.com prevede un incremento del fatturato fra il 3% e il 7% rispetto allo stesso periodo del 2021, nell’intervallo 116-121 miliardi di dollari, sotto le previsioni degli analisti, che in media stimano vendite a 125,5 miliardi.

Il gruppo guidato da Andy Jassy ha attribuito il rallentamento soprattutto alle condizioni macroeconomiche e all'invasione della Russia in Ucraina. Nei tre mesi ha anche dovuto fronteggiare maggiori costi del carburante e della manodopera, oltre a problemi legati alla catena di approvvigionamento globale e alla pandemia.

Come emerge dai media Usa, per compensare alcuni di questi costi Amazon all'inizio di questo mese ha introdotto un supplemento del 5% per alcuni dei suoi venditori statunitensi, la prima tassa del genere nella sua storia. Lo scorso trimestre la società ha aumentato il prezzo del suo abbonamento Prime negli Stati Uniti, per la prima volta in quattro anni, portandolo da 119 a 139 dollari.

Tra le scommesse annunciate di recente c'è Amazon Style. Il primo punto vendita fisico con questa insegna dovrebbe aprire entro fine anno vicino a Los Angeles. Venderà abbigliamento, scarpe e accessori di brand noti ed emergenti, proponendo un'esperienza simile a quella di un "armadio magico", con una selezione di modelli praticamente infinita (in alto, la prova in camerino dopo la selezione dei capi e la prenotazione via smartphone).
e.f.
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