Nei primi sei mesi dell'esercizio Inditex, proprietaria di marchi come Zara, Oysho e Pull & Bear, ha realizzato un +3% di vendite e profitti.
Tra il primo febbraio e il 31 luglio i ricavi hanno superato la vetta dei 12 miliardi di euro (+8% senza l'effetto cambi). Da un confronto like-for-like, il fatturato è aumentato del 4%, in rallentamento dal +6% del primo semestre del 2017 e dal +11% del primo semestre 2016.
L'ebitda del gruppo spagnolo è salito del 2% a 2,3 miliardi (+14% a valute costanti). L'ebit ha registrato un +2% a 1,8 miliardi e l'utile netto ha raggiunto gli 1,4 miliardi (+3%).
La scorsa settimana, in occasione della riapertura di Zara di corso Vittorio Emanuele II, a Milano (nella foto, la parte più digital dello store), il ceo Pablo Isla ha anticipato che tutti i marchi in portafoglio saranno disponibili online in tutto il mondo per il 2020.
Al termine del semestre erano 7.422 i negozi fisici all'attivo in 96 mercati e 49 i Paesi dove è avvenuta una completa integrazione fra offline e online.
Dal bilancio di metà anno emerge che le collezioni per l'autunno-inverno stanno avendo un buon riscontro: il management prevede per il secondo semestre un aumento delle vendite fra il 4% e il 6%, a pari perimetro distributivo.