Sono sempre più insistenti i rumor circa la probabile acquisizione di Blumarine da parte di Liu Jo. A quanto pare le trattative sono già in fase di due diligence e il deal potrebbe non essere lontano. Entrambe le parti si trincerano dietro un "no comment", ma non mancano gli indizi rivelatori.
L'indiscrezione era trapelata già agli inizi dell'anno, una prima offerta non sarebbe andata a buon fine. A ridare vigore alle voci che circolano, sarebbero le dichiarazioni dello stesso Marco Marchi, presidente e head of style di Liu Jo, che di recente ha espresso l'intenzione di creare un polo della moda premium, in grado di coinvolgere le realtà del territorio, con l'obiettivo di affrontare con decisione i mercati internazionali e in particolare l'Asia.
«Non ho mai nascosto il mio obiettivo strategico di creare un segmento catalizzatore del premium – è la dichiarazione di Marchi riportata dal Resto del Carlino lo scorso mese -. Una piattaforma nazionale che valorizzi le opportunità della fascia premium del mercato. Ciò anche mediante l’acquisizione di altre imprese che operano nello stesso settore. Proprio in questa prospettiva da mesi stiamo valutando dossier di aziende sul mercato per dare vita a un gruppo necessariamente più grande, per competere con successo e accelerare sul piano dell’internazionalizzazione».
A proposito di Blumarine in quell'occasione Marchi aveva confermato il suo interesse ma, aveva aggiunto, «per realizzare un’unione occorre sempre essere in due».
Dal canto suo, Gianguido Tarabini Castellani, ceo del gruppo Blufin, cui fa capo Blumarine, agli inizio dell'anno si era espresso favorevolmente a proposito di possibili alleanze: «Più i gruppi sono grandi, più possono cavalcare l’onda del successo - è il suo commento riportato dal quotidiano emiliano -. Nulla deve essere dato per scontato, ci sono in gioco tanti fattori. Se si concatenano possono dare vita ad alleanze vincenti. Altrimenti, ognuno prosegue sulla propria strada». A quanto pare, ora, le due strade sarebbero sul punto di raggiungere la convergenza.
Anche i conti delle due società sono significativi: nel 2018 insieme alla linea uomo prodotta su licenza dalla Co.Ca.Ma. di Napoli, che vale 65 milioni di euro, il business di Liu Jo ha raggiunto quota 435 milioni di euro. Numeri che hanno portato a valutare anche un percorso di quotazione, al momento congelato.
Il Gruppo Blufin ha chiuso l'esercizio a quota 70 milioni di euro. Di recente ha lanciato una nuova linea, battezzata Be Blumarine, disegnata da Mirko Fontana e Diego Marquez, che va a presidiare il segmento del contemporary.
Parallelamente sta lavorando al rilancio dell'etichetta Blugirl Folies, frutto della partnership di lunga data con Velmar, rivolta a un target romantico e contemporaneo, protagonista di un piano che coinvolge aspetti come posizionamento, stile, comunicazione e internazionalizzazione.
A proposito di internazionalizzazione Blumarine, la linea ammiraglia del gruppo, sfilerà come guest of honor all'Arab Fashion Week a Dubai, il prossimo 24 aprile.