Un trimestre chiuso a segno meno, ma con un andamento migliore del previsto.
Guess chiude il terzo quarter a quota 569,3 milioni di dollari di ricavi, in discesa del 7,6%, dai precedenti 615,9 milioni.
La crisi ha picchiato più duro sul canale wholesale in America, arretrato del 36,2%, ma anche il retail ha dovuto stringere la cinghia (-26,7%). In calo anche le vendite a perimetri comparabili (-21%), e-commerce compreso.
Le buone notizie, a livello di aree geografiche, sono arrivate dall'Europa (+16%, ma con un -9% nel retail a perimetri comparabili), mentre ha deluso l'Asia (-24,7% e -15% nel retail).
L'utile netto ha fatto un balzo del 112,3%, a quota 26,4 milioni di dollari, pari a 0,41 dollari per azione, dai passati 0,18 dollari.
"Siamo soddisfatti - commenta il ceo
Carlos Alberini -. Nei tre mesi abbiamo più che raddoppiato gli utili per azione rispetto allo scorso anno e alzato significativamente il margine operativo".
Questo anche grazie a maggiori vendite a prezzo pieno e riduzione dei costi, mentre è stata portata a termine l'implementazione della piattaforma
Salesforce, in un'ottica di sempre maggiore omnicanalità. La liquidità si è rafforzata, passando da 110 a 365 milioni di dollari, grazie alla gestione strategica del capitale circolante e degli investimenti. Quanto alle scorte, si sono ridimensionate del 24%.
Nei nove mesi Guess ha rilevato una perdita netta di 151,6 milioni di dollari, contro l'attivo di 16,4 milioni del precedente bilancio. Quanto al giro d'affari, è stato di 1,23 miliardi di dollari (-33,1%), con cadute importanti soprattutto nel continente americano (circa -43% sia nel retail, che nel wholesale) e in Asia (-39,2%).
Ora si attendono gli esiti della
Holiday season, sulla quale Alberini è fiducioso, nonostante le restrizioni in atto in diversi mercati. Le incertezze sul quarto trimestre sono tante e si traducono nell'ipotesi di una riduzione dei ricavi del -20% e oltre (nella foto, un'immagine tratta dall'account Instagram di Guess).
a.b.