Target per il prossimo anno 95 milioni

Federica Fusco: «Fgf Industry verso i 100 milioni nel 2024»

Alla merenda natalizia negli headquarters di Fgf Industry a Milano, ieri 1 dicembre, accanto al patron Enzo Fusco in prima linea a raccontare le novità ai giornalisti c’era anche sua figlia Federica, responsabile marketing e socia dell’azienda, che lo sta affiancando sempre più attivamente.

Una decisione inserita in un momento di espansione per l’azienda, che cresce con Ten C e con Blauer mentre è in corso il rilancio di Bpd, il marchio di piumini ripiegabili. «Con tre label in progress il lavoro è tantissimo. Mio padre è sempre più impegnato ed è stato giusto dividere i compiti», racconta l'imprenditrice a fashionmagazine.it.

Non è stato un semplice scambio di auguri, quello organizzato da Fgf Industry, ma anche un’occasione per presentare la collezione invernale di Blauer con una tempistica molto anticipata rispetto a quella delle manifestazioni fieristiche: «Dopo il Covid - spiega Federica Fusco - siamo stati tra i primi a decidere di uscire nel mese di novembre, in un'ottica di anticipo. Una scelta che ci ha premiati con ottimi riscontri da parte dei nostri clienti. Per questo dallo scorso giugno abbiamo scelto di non essere più a Pitti Uomo. Per noi gennaio è troppo tardi».

I numeri confermano le sue parole: «Chiuderemo l’anno con un giro di affari di 72 milioni di euro, cui si aggiungono i circa 12 delle licenze (calzature in primis e profumi), con l’export che vale il 40% del giro di affari, ma proiettato verso il 50% per il prossimo anno. Una significativa avanzata rispetto ai 68 milioni del 2021».

Blauer, per la precisione, «copre circa il l’80% del turnover mentre Ten C continua a evolvere e toccherà quota 12 milioni a fine anno, dopo i 5,5 milioni del 2021, proiettandosi verso i 20 del 2023. Una linea impegnativa, non facile da realizzare, che deve crescere anche a livello di comunicazione».

Accanto all’offerta di capispalla, Ten C è cresciuta con la maglieria. «Basti pensare - prosegue Federica Fusco - che quest’anno abbiamo introdotto 20 nuovi capi, di cui 13 sono maglie. Una scelta che nasce dalle richieste precise dei negozianti. Evolve anche l’offerta di pantaloni: per il prossimo inverno infatti ci sono tre vestibilità, over, slim e medium. Intanto prepariamo il lancio di due capsule di abbigliamento e calzature, che ci vedranno al fianco di due marchi famosi ancora top secret».

Distribuita in circa 250 punti vendita nel mondo, Ten C è seguita dalla showroom Marcona 3, che gestisce l’Italia e parte dell’estero, a cui sono stati aggiunti nuovi avamposti in tutto il mondo: «Abbiamo introdotto un’agenzia per l’America che inizia da questa stagione, poi contiamo anche su un ufficio in Uk, uno in Giappone, uno in Corea e uno per i Paesi Scandinavi».

La grande scommessa ora per Ten C, che di recente è approdata da Harrods a Londra con un pop up, è il womenswear: «Il progetto è quasi pronto, ma preferiamo attendere una o due stagioni, perché giunga a piena maturazione».

Anche Blauer, che oggi è distribuita in circa 1.500 negozi nel mondo, di cui 900 in Italia, guarda ai mercati stranieri: «Siamo ben radicati in alcuni Paesi d’Europa, come Spagna e Germania, ma abbiamo spazio per crescere in Francia, Inghilterra e Scandinavia, mentre guardiamo a Stati Uniti, Giappone e Corea, anche se non è facile trovare il giusto partner».

A completare l’offerta c’è la linea B.Tactical, nata di recente, che rappresenta l’alto di gamma del marchio e che viene venduta a un cliente più di ricerca. Una label che per il momento «vive all’interno di Blauer, ma vorremmo farla diventare una collezione a sé stante».

Anche il retail è nel mirino: entro l’anno si aprirà una vetrina Blauer a Livigno, che va ad aggiungersi ai punti vendita a gestione diretta di Milano, Padova, Cortina, Olbia e Puntaldia e alle boutique in franchising di Genova e Chiavari. All’estero Blauer conta due store in Repubblica Ceca ma, spiega Federica Fusco, «abbiamo preparato un nuovo concept, con l’obiettivo di entrare con nostri corner in department store come Lafayette, Selfridges e Harrods».

Intanto la collezione cresce con una grande ricerca sui tessuti e abbinamenti inediti di materiali: «C’è una spinta anche sulla parte maglieria, con una proposta di felpe abbinate alla lana, sui pantaloni e sui gilet, ideali anche nelle stagioni di transizione. Per l’uomo va molto bene il neoprene, sia al posto della felpa che nella giubbotteria, anche imbottito in piuma. Nuovo è anche il tessuto Nuvola, realizzato con un nylon super leggero, imbottito con piuma».

Continua inoltre la scommessa sulla sostenibilità, con le imbottiture eco Sorona e Repreve. Novità di stagione sono i capi 2 in 1 per la donna: caldi cappotti con interno in eco piuma staccabile.

c.me.
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