Soffrono Usa ed Emea, tiene l’Asia Pacifico

Smcp: ricavi giù del 23,9% nel 2020, +27,6% l'e-commerce

Sono gli Usa (-36,8%) e l’area Emea (-30,1%) i mercati che hanno sofferto di più nel 2020 per Smpc, il gruppo francese a capo dei marchi Sandro, Maje, Claudie Pierlot e De Fursac, che nell’anno della pandemia ha registrato ricavi pari a 873 milioni di euro, in calo del 23,9% rispetto all’anno precedente (like for like la diminuzione è del 28,6%).

Le restrizioni per arginare il virus hanno impattato un po’ meno sulla terra natale della holding, la Francia, dove la contrazione si è fermata a un -23,1%.

In controtendenza l’Asia Pacifico, con vendite in calo del 9,5%, grazie a una più veloce ripresa dello shopping.

Il ceo Daniel Lalonde (nella foto) ha definito la ripresa del Dragone, iniziata a giugno, come «un motivo di ottimismo e speranza», aggiungendo che la gestione dei costi operativi e delle liquidità hanno contribuito ad attutire l’impatto del tornado Covid.

In uno scenario fortemente compromesso dai lockdown a intermittenza e dalle restrizioni si è imposto il canale digitale, che ha registrato un’impennata del 27,6%, raggiungendo la sua performance più alta nell’ultimo quarter (+43,1%).

Più in generale, nel quarto trimestre i ricavi si sono fermati a 251,9 milioni di euro, subendo una contrazione del 19,4% rispetto allo stesso periodo del 2019. L’Europa ha continuato a essere una delle aree più colpite, mentre l’Asia Pacifico ha confermato il suo trend positivo, mettendo a segno un +1,9%.

Tra i marchi in portafoglio, Sandro è rimasto l’asset più resiliente, sebbene i ricavi siano diminuiti del 24,9%. Numeri in calo invece, pari a un -23,2%, per Maje e nel complesso del –14,2% per Claudie Perlot e De Fursac.
a.t.
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