Nonostante il ritorno all’utile pesa l'outlook incerto per H&M, il cui titolo è in forte calo alla Borsa di Stoccolma, a 132,8 corone svedesi. Il numero due mondiale del fast fashion ha chiuso la seduta con una flessione di quasi il 13% (dell’12,91% per l'esattezza), una delle più ampie dell'indice Stoxx Europe 600.
Nel primo trimestre dell’esercizio 2022 (dicembre-febbraio) H&M ha registrato un utile netto di 217 milioni di corone svedesi (21 milioni di euro) rispetto a una perdita di 1,39 miliardi nello stesso periodo dello scorso anno, restando ben al di sotto delle stime degli analisti, che prevedevano mediamente un utile di 1,04 miliardi di corone. Le vendite sono aumentate del 18% in valute locali e del 23% in corone svedesi, portandosi a 49,16 miliardi.
Le nuove collezioni - sottolinea H&M in un comunicato - sono state bene accolte e hanno permesso una quota maggiore di vendite a prezzo pieno e minori costi sui saldi. Al tempo stesso però, «ricavi e utili nel trimestre sono stati influenzati dagli effetti negativi della pandemia in molti mercati in cui è presente il gruppo».
La società afferma inoltre di avere «messo in pausa tutte le vendite in Russia, Bielorussia e Ucraina»: una decisione che riguarda 185 store, così come il sito online nel Paese di Putin. Dall'1 al 28 marzo il sell out è aumentato del 6% in valute locali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Escludendo Russia, Bielorussia e Ucraina, l’incremento è dell’11%.
Ma se nel corso del trimestre il retailer si è ritirato da alcune aree, ne ha aperti altre. A marzo il primo negozio H&M in Cambogia è stato inaugurato con una formula in franchising. Ulteriori nuovi mercati per H&M nel corso dell'anno saranno Ecuador, Kosovo e Macedonia del Nord e, tramite franchising, Costarica e Guatemala. Nel 2023 è previsto il primo negozio in Albania.