Lo riporta wwd.com che nei giorni scorsi ha ipotizzato tra i possibili interessati al luxury retailer americano - oltre a Sam Ben-Avraham - Authentic Brands Group (Nautica e Juicy Couture, tra i marchi in portafoglio), i grandi magazzini Nordstrom e Ares Management (già azionista di Neiman Marcus).
Ora pare che anche i russi di Mercury Group, proprietari del department store Tsum di Mosca, abbiano messo gli occhi su Barneys New York, nel tentativo di evitare la bancarotta.
Sam Ben-Avraham è noto per l’organizzazione di fiere americane della moda come Cabana e Liberty, oltre che per avere fondato lo store di New York City Atrium e investito nel marchio Kith. Ora sarebbe tra i possibili investitori interessati alla totalità dell’azienda (mentre altri valuterebbero solo parti di essa) e il principale in lizza per il salvataggio dei department store americani.
Secondo il Wall Street Journal, starebbe organizzando un consorzio fra veterani del retail e altri investitori mentre il tribunale ha esteso il termine di presentazione delle offerte a venerdì 11 ottobre.
«Siamo a uno stadio avanzato delle negoziazione con un potenziale acquirente e intendiamo raggiungere un accordo per il prossimo venerdì», avrebbe detto un portavoce di Barneys.
Se non si dovesse trovare un compratore, i debitori del retailer Bridge Capital Management e B. Riley Financial potrebbero chiedere alla Corte la liquidazione del gruppo.