Rallenta e perde l'8% a Wall Street

Vf: +26% i ricavi di Vans, -2% Timberland

Nel secondo trimestre fiscale Vf Corporation ha raggiunto i 3,9 miliardi di dollari di ricavi: +15%, dopo il +23% del quarter precedente.

Un rallentamento che non piace a Wall Street. Poco dopo le 17 italiane Vf perde l'8% poco sopra gli 80 dollari per azione, mentre gli indici Usa sono intonati positivamente.

Alla performance trimestrale contribuisce l’acquisizione di Williamson-Dickie (workwear), Icebreaker (outdoor) e Altra (calzature sportive), senza le quali il fatturato sarebbe cresciuto del 6%.

Il business “active”, in particolare, ha registrato un +19% (ma era un +25% nel primo quarter), con Vans che nel periodo ha realizzato un +26% (da +35%). Il segmento outdoor ha segnato un +6%, sostenuto dal +5% di The North Face. In flessione, invece, Timberland (-2%), Wrangler (-5%) e Lee (-6%).

All’estero l’incremento delle vendite di Vf  è stato del 13% (da +27%). L'e-commerce del gruppo è invece aumentato del 48% (da +54%).

L’utile operativo adjusted del periodo chiuso il 29 settembre è salito del 19% a 690 milioni. L’utile per azione adjusted a 1,43 dollari (+19%). I valori adjusted non tengono conto di voci straordinarie di costo, come quelle legate alle nuove acquisizioni, alle spese legate all’annunciato spin-off del jeanswear o ai minori ricavi per il disinvestimento in Reef.

Per la fine del fiscal year il gruppo quotato a New York prevede ricavi a 13,7 miliardi di dollari, +11% rispetto all’anno prima. Nella precedente stima il management aveva fissato il target fra 13,6 e 13,7 miliardi di dollari.

L’utile per azione adjusted passa da una previsione di 3,52-3,57 dollari per azione a 3,65 dollari (+16%, rispetto al bilancio precedente).

e.f.
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