Nel pieno di un progetto di rilancio quando è esplosa la pandemia, Preca Brummel, storica azienda di abbigliamento bambino, si vede ora costretta a chiedere l’ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria.
Un passo necessario, come spiega un comunicato, per preservare l’attività di impresa, salvaguardando l’occupazione e l’interesse di tutti i creditori. «L’ammissione a questo strumento di salvaguardia - si legge - consentirebbe all’azienda di finalizzare un piano di ristrutturazione volto a superare l’attuale congiuntura economica».
«Negli ultimi anni abbiamo assistito a una forte trasformazione nel comportamento dei consumatori - osserva Carola Prevosti, amministratore unico - cui abbiamo risposto offrendo nuovi servizi integrati fra retail fisico e canale e-commerce, che agevolavano e semplificavano le modalità di acquisto».
«Abbiamo raggiunto ottimi risultati - sottolinea Prevosti - ed è su questa linea che Preca Brummel intende rivedere il modello di business, coinvolgendo anche il canale multimarca, nostro patrimonio storico dell’azienda, sia in Italia che nei principali mercati esteri di riferimento».
L'azienda compirà nel 2021 70 anni: è stata infatti fondata in provincia di Varese dalla famiglia Prevosti. Due i brand di punta, Brums (nella foto) e Mek. Il 2019 è stato archiviato con 45 milioni di euro di ricavi, 200 monomarca e la presenza in 600 multimarca internazionali.