Griffe del no logo per eccellenza, Ten C è riuscita a costruirsi una credibilità grazie alla sigla degli stilisti Paul Harvey e Alessandro Pungetti, che hanno spinto l'asticella della ricerca ai massimi livelli. Ora è il momento di uscire dalla nicchia: arriva il logo, si spinge l'acceleratore sui social media e sulla comunicazione. E presto debutterà l'e-commerce.
«Siamo partiti senza clamori, quasi di nascosto - racconta Paul Harvey a fashionmagazine.it - eppure la gente ci ha scoperto. Siamo venduti in tutto il mondo presso boutique importantissime e numerose celebrity acquistano i nostri capi. È ora di comunicare, puntando su Instagram e su Facebook».
Anche per questo motivo la collezione amplia gli orizzonti: dai capispalla timeless degli inizi, realizzati con tessuto speciale a maglia giapponese, tagliato, cucito e tinto in capo in Italia, sono nati nel tempo nuovi materiali e inediti item, come i pantaloni e i bermuda, le felpe, le T-shirt con tintura sbiancata e i parka leggerissimi con tessuti reflective.
Su alcune delle proposte compare anche una margherita stilizzata, il logo scelto per questa nuova fase di sviluppo del brand. Un momento che prelude anche a un'apertura sul fronte e-commerce. «Già distribuiti su marketplace come Mr Porter e Haven, i capi saranno in vendita tra un anno su una piattaforma diretta. Nel frattempo, tra un mese, debutta il nuovo sito», spiega il coo Massimiliano Tosi.
«Rimaniamo fedeli al presupposto di partenza - sottolinea Harvey -. I nostri sono capi che durano nel tempo, proposte fatte bene con cui stare comodi, anche mentalmente. Articoli da non buttare, anche perché la moda maschile non subisce trasformazioni incredibili di stagione in stagione».
Nella foto, Alessandro Pungetti e Paul Harvey