sulla scia di un 2022 a segno più

Prada investe 60 milioni per incrementare la capacità produttiva

Nei piani di Prada per il 2023 ci sono 60 milioni di euro di investimenti industriali. Una parte consistente permetterà di raddoppiare le dimensioni della fabbrica di maglieria a Torgiano (Perugia).

Come riporta Reuters, lo ha affermato ieri Massimo Vian, direttore industriale del gruppo quotato a Hong Kong, nel corso di un press day organizzato presso la sede industriale, che si trova a Valvigna (Arezzo). L’azienda ha in valutazione anche piccole acquisizioni di produttori. «Abbiamo i nostri obiettivi», ha detto Vian, aggiungendo che un'acquisizione è meno probabile nel settore della pelle, dove l'azienda è già ben posizionata.

La maggior parte degli investimenti è finalizzata all'ampliamento e al miglioramento degli impianti già esistenti e all'acquisizione di nuove tecnologie.

Già in marzo, come riportato da fashionmagazine.it, Prada aveva annunciato l'intenzione di ampliare la produzione, prospettando un piano di 400 assunzioni entro fine anno fra Toscana, Umbria e Marche.

Il gruppo, che controlla anche Miu Miu (nella foto, una borsa per il prossimo inverno), Church’s e Car Shoe, punta a una maggiore autonomia e agilità nel rispondere alle richieste del mercato in un momento di forte dinamismo, come dimostrato dall’esercizio 2022 approvato di recente. L’anno ha registrato un aumento dei ricavi del 21% a 4,2 miliardi di euro, dove il footwear ha messo a segno un +29%, l’abbigliamento un +27% e la pelletteria un +18%. L’utile è cresciuto del 58% a 465 milioni.

Circa il 10% dell'abbigliamento Prada è prodotto internamente: una percentuale che sale a quasi il 30% nel caso della pelletteria e a circa il 50% nelle calzature, ha spiegato Vian al press day toscano.

Lo scorso anno 70 milioni di euro sono stati investiti in verticalizzazione, tecnologie e processi industriali.

e.f.
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