Mango corre double digit e mette sul piatto cifre record per nuovi investimenti.
Il retailer spagnolo ha chiuso i primi sei mesi dell’esercizio in corso con una crescita del fatturato del 24,8%, a quota 1,214 miliardi di euro, rispetto ai 973 milioni del 2021, superando anche i livelli pre-Covid.
Presente in oltre 110 Paesi, Mango ha registrato un’evoluzione positiva nei principali mercati in cui opera, a eccezione della Russia, dove a causa del conflitto ha abbandonato le operazioni dirette, per le quali ha effettuato un accantonamento di 20 milioni.
Particolarmente degno di nota l’andamento in Spagna e Francia (dove l’azienda ha appena rinnovato il suo flagship store di Haussmann a Parigi e prevede di raggiungere 300 punti vendita entro il 2025), nonché nel Regno Unito, in cui l’azienda ha in programma opening in location come il centro commerciale Battersea Power Station di Londra, e in Italia, con un ambizioso piano di espansione, soprattutto nel Sud.
Altri mercati in cui Mango ha registrato ottime performance sono gli Stati Uniti – dove è stato inaugurato un flagship store sulla Fifth Avenue a New York, con un piano di sviluppo che mira a raggiungere una rete di 40 negozi entro il 2024 - e l’India, Paese in cui l’azienda ha accelerato lo sviluppo con il partner Myntra fino a raggiungere 50 vetrine, con una previsione di altre 15-20 aperture nella seconda metà dell’anno.
In attesa degli sviluppi della seconda metà del 2022, le previsioni sono di recuperare i dati di vendita precedenti alla pandemia. Per accompagnare questa nuova fase di sviluppo il gruppo di Barcellona accelererà il ritmo degli investimenti, con la previsione di superare i 120 milioni di euro, un valore triplicato rispetto al 2021, con un focus su tecnologia, logistica e negozi.
Alla fine del primo semestre dell’anno Mango ha completato i lavori per l’espansione del suo centro logistico di Lliçà d’Amunt (Barcellona) e ha iniziato a installare i sistemi intralogistici. L’espansione, che dopo il suo completamento avrà comportato un investimento totale di 88 milioni di euro, sarà operativa nel 2023 e aiuterà la società a centralizzare tutte le sue operazioni online e accelerare il suo sviluppo internazionale.
Mango manterrà anche l’impegno nei confronti dei negozi fisici, una parte essenziale del suo ecosistema di distribuzione. Nella seconda metà dell’anno, l’azienda prevede di aggiungere più di 100 punti vendita, con l’obiettivo di chiudere il 2022 con più di 2.600 unità.
Forte anche il canale online, sebbene i primi sei mesi del 2022 abbiano mostrato un lieve calo del 3,9 rispetto al primo semestre dell’anno scorso.
Un altro dei principali progetti di Mango è la costruzione della nuova sede aziendale. Il Campus di Mango, che prevede una ristrutturazione degli spazi attuali e un ampliamento con un nuovo edificio, sarà operativo nel 2024.
Continua anche l’impegno sul fronte della sostenibilità. La Science Based Targets initiative (SBTi), ente sostenuto dal Patto mondiale delle Nazioni Unite, ha confermato che gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra del gruppo spagnolo sono in linea con quanto definito nell’accordo di Parigi.
Ad aprile la società è riuscita, per la prima volta nella sua storia, a collegare il proprio debito a criteri Esg. Il costo del debito del gruppo si vedrà ridotto se si raggiungerà il 100% di utilizzo di cotone sostenibile, poliestere riciclato e fibre cellulosiche di origine controllata entro il 2025, nonché una riduzione delle emissioni di CO2 di ambito 1 e 2 di oltre il 10%.
In anticipo sulla tabella di marcia la corsa per raggiungere altri importanti parametri eco-sostenibili: in particolare Mango prevede che il 100% del poliestere utilizzato sarà riciclato nel 2025, raddoppiando l’obiettivo iniziale fissato per lo stesso anno, e che il 100% delle fibre cellulosiche utilizzate sarà di origine controllata e tracciabile (traguardo raggiunto cinque anni prima del previsto). Resta inalterato l'impegno affinché il 100% del cotone usato nei suoi capi sia di provenienza sostenibile entro il 2025.
Nel 2021 Mango ha già raggiunto il 91% di utilizzo di cotone più sostenibile e il 59% di fibre cellulosiche di origine controllata. Inoltre, il 54% del poliestere utilizzato è riciclato, raggiungendo l’obiettivo iniziale con quattro anni di anticipo.
Mango rende visibile il suo impegno per la moda sostenibile attraverso la denominazione Committed, che include tutti gli articoli con un minore impatto ambientale: nel 2021 questi capi rappresentavano già l’80% della produzione totale, rispetto al 45% del 2020. Ma gli obiettivi sono ambiziosi, perché l’azienda mira ad avere il 100% di capi etichettati Committed entro il 2022.